Meno malattie cardiache tra i vegetariani
SALUTE
31/01/2013 - PIÙ SALUTE DEL CUORE PER I VEGETARIANI
Malattie cardiache: -32% per chi mangia vegetariano
Un nuovo studio promuove la dieta vegetariana per la salute del cuore. Chi porta in tavola più frutta e verdura vede scendere del 32 per cento il rischio morire a seguito di una malattia cardiovascolare o essere ricoverati in ospedale
Un largo studio, che ha visto il coinvolgimento di 44.500 persone ha mostrato che i vegetariani hanno il 32% in meno probabilità di morire, o essere ricoverati in ospedale, a seguito di un attacco di cuore o malattia cardiovascolare.
I principali motivi di questo vantaggio si ritiene siano da rintracciare in differenze nei livelli di colesterolo, pressione arteriosa e peso corporeo, si legge sull’American Journal of Clinical Nutrition, la rivista scientifica su cui è stato pubblicato lo studio.
Se si tiene conto che, in media, in Italia muoiono oltre 240mila persone ogni anno a causa delle malattie cardiovascolari, ecco che la dieta assume un ruolo di primo piano come non mai.
Consumare alimenti vegetali, come si scopre sempre più – anche in questi giorni – può fare la differenza in molti ambiti della salute, e non solo nella prevenzione delle malattie. I ricercatori dell’Università di Oxford, hanno infine confermato tutto ciò, analizzando e confrontando i dati relativi a 15.100 vegetariani e 29.400 onnivori (ossia che mangiavano anche carne e pesce). I partecipanti allo studio sono poi stati seguiti per 11 anni, dall’inizio dello studio.
Durante il periodo di follow-up, 169 persone sono morte a causa di malattie cardiache; 1.066 hanno invece avuto necessità di un ricovero ospedaliero – sempre a causa di problemi cardiovascolari. Di questi casi di decesso o ricovero, si è scoperto che la maggioranza interessava gli onnivori, piuttosto che i vegetariani.
I risultati globali e le analisi hanno evidenziato che i vegetariani avevano più bassi livelli di colesterolo LDL (o “cattivo”), una pressione sanguigna più regolare e, in genere bassa e, infine, un peso corporeo più nella norma.
Anche se, come fanno notare gli scienziati, la dieta vegetariana non è sinonimo di cuore sano, è tuttavia indubbio che ridurre i grassi animali o nocivi può essere un modo per prevenire le malattie dell’apparato cardiocircolatorio.
[lm&sdp]
Fonte: http://www.lastampa.it/2013/01/31/scienza/benessere/salute/malattie-cardiache-per-chi-mangia-vegetariano-RCoQcP4p78MawjG6vsbK2H/pagina.html
Malattie cardiache: -32% per chi mangia vegetariano
Un nuovo studio promuove la dieta vegetariana per la salute del cuore. Chi porta in tavola più frutta e verdura vede scendere del 32 per cento il rischio morire a seguito di una malattia cardiovascolare o essere ricoverati in ospedale
Un largo studio, che ha visto il coinvolgimento di 44.500 persone ha mostrato che i vegetariani hanno il 32% in meno probabilità di morire, o essere ricoverati in ospedale, a seguito di un attacco di cuore o malattia cardiovascolare.
I principali motivi di questo vantaggio si ritiene siano da rintracciare in differenze nei livelli di colesterolo, pressione arteriosa e peso corporeo, si legge sull’American Journal of Clinical Nutrition, la rivista scientifica su cui è stato pubblicato lo studio.
Se si tiene conto che, in media, in Italia muoiono oltre 240mila persone ogni anno a causa delle malattie cardiovascolari, ecco che la dieta assume un ruolo di primo piano come non mai.
Consumare alimenti vegetali, come si scopre sempre più – anche in questi giorni – può fare la differenza in molti ambiti della salute, e non solo nella prevenzione delle malattie. I ricercatori dell’Università di Oxford, hanno infine confermato tutto ciò, analizzando e confrontando i dati relativi a 15.100 vegetariani e 29.400 onnivori (ossia che mangiavano anche carne e pesce). I partecipanti allo studio sono poi stati seguiti per 11 anni, dall’inizio dello studio.
Durante il periodo di follow-up, 169 persone sono morte a causa di malattie cardiache; 1.066 hanno invece avuto necessità di un ricovero ospedaliero – sempre a causa di problemi cardiovascolari. Di questi casi di decesso o ricovero, si è scoperto che la maggioranza interessava gli onnivori, piuttosto che i vegetariani.
I risultati globali e le analisi hanno evidenziato che i vegetariani avevano più bassi livelli di colesterolo LDL (o “cattivo”), una pressione sanguigna più regolare e, in genere bassa e, infine, un peso corporeo più nella norma.
Anche se, come fanno notare gli scienziati, la dieta vegetariana non è sinonimo di cuore sano, è tuttavia indubbio che ridurre i grassi animali o nocivi può essere un modo per prevenire le malattie dell’apparato cardiocircolatorio.
[lm&sdp]
Fonte: http://www.lastampa.it/2013/01/31/scienza/benessere/salute/malattie-cardiache-per-chi-mangia-vegetariano-RCoQcP4p78MawjG6vsbK2H/pagina.html
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