Allevamenti e danni ambientali
La FAO ammette il danno enorme causato all'ambiente dagli allevamenti
Il 29 novembre è stata presentata una relazione presso le Nazioni Unite in cui la FAO ha annunciato che gli allevamenti sono causa di quasi un quinto dell'inquinamento responsabile del riscaldamento del globo terrestre, sottolineando che il settore del bestiame rappresenta una minaccia ambientale in continua crescita.
La FAO (Food and Agriculture Organization) ha comunicato che contando i gas prodotti dalle deiezioni animali e dalle loro flatulenze, la deforestazione per produrre terreni di pascolo e l'energia usata negli allevamenti, si può concludere che i processi coinvolti nell'allevamento di animali hanno prodotto il 18 per cento dei gas serra che hanno intrappolato il calore nell'atmosfera.
La FAO, nella relazione "Livestock's long shadow", ha stimato che un raddoppio della produzione mondiale di carne fino ad arrivare a 465 milioni di tonnellate entro il 2050 ed un analogo aumento della produzione del latte dovrà obbligare il settore zootecnico a tenere in considerazione gli effetti che ciò produrrà sul clima.
Henning Steinfeld, il più esperto tra gli autori della relazione della FAO, ha detto che "il bestiame è una delle principali cause dei più gravi problemi ambientali. Per porre rimedio alla situazione attuale occorre un'azione urgente".
Molti scienziati ritengono che le crescenti emissioni dei gas serra nell'atmosfera stiano causando un riscaldamento globale, che potrebbe portare a cambiamenti climatici catastrofici.
Stando a quanto riporta la FAO, il bestiame, nonostante produca in quantità relativamente piccole (circa il 9 per cento) il principale gas serra (il biossido di carbonio), è responsabile di alte emissioni di altri importanti gas serra.
La relazione ha reso noto che il bestiame ha prodotto il 35-40 per cento delle emissioni di metano e il 65 per cento delle emissioni di ossido di azoto, che è circa 300 volte più dannoso del CO2, per il riscaldamento globale.
A parte la minaccia per il clima, la crescita degli allevamenti di bestiame ha contribuito all'aumento dell'inquinamento dell'acqua e alla riduzione delle foreste per fare posto ai terreni da pascolo. L'articolo ha riportato inoltre che circa il 70 per cento delle foreste Amazzoniche sono state trasformate in pascoli.
Fonte: Reuters, 30 novembre 2006, FAO Report Creates a Stink Over Farm Animals.
Il 29 novembre è stata presentata una relazione presso le Nazioni Unite in cui la FAO ha annunciato che gli allevamenti sono causa di quasi un quinto dell'inquinamento responsabile del riscaldamento del globo terrestre, sottolineando che il settore del bestiame rappresenta una minaccia ambientale in continua crescita.
La FAO (Food and Agriculture Organization) ha comunicato che contando i gas prodotti dalle deiezioni animali e dalle loro flatulenze, la deforestazione per produrre terreni di pascolo e l'energia usata negli allevamenti, si può concludere che i processi coinvolti nell'allevamento di animali hanno prodotto il 18 per cento dei gas serra che hanno intrappolato il calore nell'atmosfera.
La FAO, nella relazione "Livestock's long shadow", ha stimato che un raddoppio della produzione mondiale di carne fino ad arrivare a 465 milioni di tonnellate entro il 2050 ed un analogo aumento della produzione del latte dovrà obbligare il settore zootecnico a tenere in considerazione gli effetti che ciò produrrà sul clima.
Henning Steinfeld, il più esperto tra gli autori della relazione della FAO, ha detto che "il bestiame è una delle principali cause dei più gravi problemi ambientali. Per porre rimedio alla situazione attuale occorre un'azione urgente".
Molti scienziati ritengono che le crescenti emissioni dei gas serra nell'atmosfera stiano causando un riscaldamento globale, che potrebbe portare a cambiamenti climatici catastrofici.
Stando a quanto riporta la FAO, il bestiame, nonostante produca in quantità relativamente piccole (circa il 9 per cento) il principale gas serra (il biossido di carbonio), è responsabile di alte emissioni di altri importanti gas serra.
La relazione ha reso noto che il bestiame ha prodotto il 35-40 per cento delle emissioni di metano e il 65 per cento delle emissioni di ossido di azoto, che è circa 300 volte più dannoso del CO2, per il riscaldamento globale.
A parte la minaccia per il clima, la crescita degli allevamenti di bestiame ha contribuito all'aumento dell'inquinamento dell'acqua e alla riduzione delle foreste per fare posto ai terreni da pascolo. L'articolo ha riportato inoltre che circa il 70 per cento delle foreste Amazzoniche sono state trasformate in pascoli.
Fonte: Reuters, 30 novembre 2006, FAO Report Creates a Stink Over Farm Animals.
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