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Reducetarian e Flexitarian: meno carne per tutti

Dopo il fenomeno della dieta "flexitarian", le cui origini risalgono ad alcuni anni fa, ecco la novità delle ultime settimane, quella della dieta "reducetarian".

La dieta "flexitarian", come suggerisce il nome, contempla una sorta di vegetarismo part-time , ossia flessibile, che consiste nel mangiare vegetariano solo in certi contesti (scuola, lavoro, famiglia o altro) oppure in certi giorni della settimana (ad esempio solo il lunedì o il giovedì o durante il fine settimana).

Va da sé che la definizione di "vegetariana" non è attribuita correttamente quando questa scelta è “flessibile”, poiché non corrisponde ad una seria coerenza etica e pratica, tuttavia in un'ottica di diminuzione complessiva del conusmo totale dei prodotti animali può avere un notevole impatto nella misura in cui viene adottata da una ampia fascia di persone.

La dieta "reducetarian" non elimina la carne (come avviene nella dieta vegana o vegetariana), ma ne diminuisce il consumo.

Brian Kateman, fondatore del blog Reducetarian.com, sulle pagine del Daily Mail racconta del nuovo "fenomeno alimentare" che sta diventando una moda nel Regno Unito.

Questo giovane assistente dell'Earth Institute Center for Environmental Sustainability, della Columbia University di New York, propone la ricetta della riduzione della quantità di carne.

Gennaio 2015




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