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Come prevenire e curare il cancro al seno


Istruzioni alimentari per la prevenzione e la cura del cancro al seno

L’obiettivo principale della dieta è di ridurre i livelli di insulina nel sangue.
L’insulina fa aumentare gli ormoni sessuali e l’IGF-1 (fattore di crescita insulino-simile) e, elevati livelli plasmatici di questi fattori, sono associati ad un più alto rischio di insorgenza, progressione e recidiva di cancro della mammella.

L’insulina è un ormone anabolizzante, viene prodotto dal pancreas ed è rilasciato in circolo dopo ogni pasto per favorire l’ingresso dei macronutrienti (carboidrati, proteine e lipidi) nelle cellule. Pasti molto calorici ed un’elevata assunzione di zuccheri costringono il pancreas a sintetizzare grandi quantità di insulina che stimola la produzione di ormoni sessuali (androgeni, estrogeni) e favorisce la proliferazione cellulare.
La normale attività metabolica dell’insulina viene ostacolata dai grassi alimentari (soprattutto quelli animali) che ne impediscono il legame con i suoi recettori di membrana ed inducono il pancreas a dover produrre più ormone perché sia efficace.

Per tenere bassi i livelli di insulina e di IGF-1 conviene:

1. ridurre l’introito calorico giornaliero
2. eliminare i cibi che fanno alzare rapidamente la glicemia
3. limitare l’assunzione di grassi saturi
4. diminuire l’introito di proteine

Vediamo come mettere in pratica queste raccomandazioni:


1) Mangiare poco.

La strategia per ridurre l’apporto calorico è privilegiare gli alimenti ad elevato potere saziante, poveri di grassi e ricchi di fibre come i cereali integrali, i legumi e le verdure di stagione.


2) Preferire i cibi a basso indice glicemico.

I cibi che fanno aumentare molto la glicemia e che devono essere eliminati dalla quotidianità sono:

- prodotti confezionati con farine raffinate (tipo 0 e tipo 00) come la pasta fresca, le torte ed i biscotti. Va bene invece la normale pasta industriale di grano duro

- pane bianco, in particolare se fatto con farine di grano tenero. Va molto bene il pane integrale a lievitazione naturale o il pane di grano duro (tipo pugliese o di altamura)

- prodotti di pasticceria commerciale (biscotti, paste, brioches). Possono essere consumati i dolci fatti in casa preparati con farine integrali, senza latte, uova, burro e zucchero

- patate, purea, patatine fritte. Tutte le verdure di stagione vanno consumate quotidianamente, a pranzo e a cena

- riso brillato. Va bene il riso integrale e tutti gli altri cereali integrali

- fiocchi di mais ricostruiti. Vanno bene i fiocchi di avena e i muesli senza zucchero comprati o fatti in casa

- zucchero (bianco e di canna). E’ da eliminare totalmente. Preferire malto e marmellata senza zucchero

- bevande gasate e zuccherate (tipo Coca o Pepsi, Sprite, Acqua tonica, Fanta, Aranciata amara, the zuccherati…). Preferire bevande calde o tiepide come: the bancha, the verde, tisane, ‘caffè’ di cereali senza zucchero.


3) Ridurre i grassi saturi.

I grassi saturi sono prevalentemente di origine animale. Si trovano nelle carni bovine, nel latte e in tutti i suoi derivati, ma anche nelle carni suine, nel pollame (allevato con gli scarti della lavorazione del latte) e nelle uova. Oltre ai grassi saturi le carni contengono anche grassi insaturi come l’acido arachidonico, precursore di molecole promotrici l’infiammazione e la proliferazione cellulare. I grassi più validi dal punto di vista terapeutico e preventivo sono gli omega-3; hanno azione opposta a quella dell’acido arachidonico e svolgono attività antinfiammatoria, antiaggregante piastrinica, ipocolesterolemizzante, ipoinsulinemizzante ed antitumorale. Particolarmente abbondanti nel pesce (EPA e DHA), si ritrovano sottoforma di acido alfa-linolenico (ALA) anche in numerosi cibi vegetali quali le alghe, i semi di lino, la soia e le noci.


4) Ridurre le proteine.

Le proteine (animali e vegetali) sono un ulteriore fattore che favorisce la produzione di insulina e di IGF-1 (in particolare le proteine del latte). L’associazione di cereali e legumi fornisce tutti gli amminoacidi di cui l’organismo ha bisogno e consente di limitare l’apporto di grassi saturi e di proteine.


Queste raccomandazioni devono essere implementate con gradualità
per consentire all’organismo di adattarsi alle nuove abitudini alimentari.

Al ristorante evitare pane e grissini, scegliere una pasta semplice con verdure o con legumi, ordinare tanta verdura e, come dessert, frutti di bosco non zuccherati.

A fine pasto evitare rigorosamente le bevande zuccherate tipo Coca-cola, gazzose e il Limoncello.

A colazione sostituire i fiocchi di mais con un muesli non zuccherato a minor indice glicemico e utilizzare latte di avena, riso, mandorle o di soia. Per una colazione dolce si può scegliere del pane integrale a lievitazione naturale, del pane bianco (se di grano duro) o delle gallette di riso/mais su cui spalmare del malto o della marmellata senza zucchero. Successivamente provare ad inserire le creme di cereali integrali (porridge di fiocchi d’avena, crema di riso, polenta di miglio) da condire con l’uvetta, le albicocche secche o la mela a pezzetti.
I prodotti industriali sono sconsigliati.

Per lo spuntino utilizzare le gallette di riso o un frutto di stagione.



INDICAZIONI DI MASSIMA E ALCUNE RICETTE DI BASE

C = cucchiaio
c = cucchiaino
T = tazza da the
t = tazza da caffè


LE ZUPPE

Da prepararsi quotidianamente (una o due volte al giorno).

Zuppa di miso
Versate in 1,5 T di acqua bollente non salata 3-5 cm (per persona) di alga Wakame (precedentemente lavata e ammollata) e una verdura già cotta e tagliata fine (cipolla e/o porro, cavolo, carota saltate in padella appena unta di olio).
Dopo 15-20 minuti aggiungete 1 c di miso (pasta di soia) precedentemente sciolto in un po’ di brodo caldo e spegnete subito il fuoco (il miso non deve bollire).


I CEREALI

Un piatto tipo dovrà contenere cereali per un po’ più della metà e, dello spazio che resta, un terzo andrà occupato da legumi e due terzi da verdure cotte o crude.

Questi i cereali da usare:

• Riso integrale, particolarmente indicato per chi desidera perdere peso (meglio riso tondo d’inverno e riso lungo d’estate)
• Miglio
• Orzo
• Farro, indicato in particolare per chi vuole irrobustire i muscoli
• Grano, sotto forma di chicco, di chicco spezzato (bulgur), di cous-cous
• Grano saraceno, da usarsi d’inverno
• Avena
• Mais, sotto forma di farina integrale per polenta, meglio mischiata con farina di miglio o di grano saraceno
• Paste, di semola di grano duro, di riso (udon), di saraceno (soba o pizzoccheri)

Riso integrale
Mezza T di riso per persona.
Versate il riso (precedentemente lavato) in 2 volte il suo volume di acqua fredda.
Quando bolle aggiungete un pizzico di sale marino integrale e continuare la cottura per 40 minuti a fuoco molto basso con frangifiamma di ghisa.
I cereali non vanno rimestati durante la cottura.
Il riso sarà cotto quando avrà consumato tutta l’acqua.
Spento il fuoco, se possibile, è meglio lasciarlo riposare coperto per un quarto d’ora.

Condimenti base
Gomasio (semi di sesamo tostati) oppure Shoyou o Tamari (salsa di soia).


Riso avanzato

1) Saltato in padella appena oliata (o con emulsione di olio e acqua), eventualmente con salvia e rosmarino oppure con pinoli, noci e uvetta.

2) Crocchette: con solo riso o aggiungendo una verdura cotta, un po’ di prezzemolo e qualche goccia di tamari nell’impasto, passate in padella o al forno.

3) Aggiunto all’impasto di un dolce o di una torta salata.


Crema di riso
1 T di riso integrale in 7 tazze di acqua, a freddo.
Salate quando bolle e lasciate sobbollire per 90 minuti (con frangifiamma).
Poi passate al setaccio con un pestello.
La crema di riso può essere mangiata come tale (con qualche goccia di tamari) o dolcificata con una mela cotta o uvetta o prugne o albicocche secche rinvenute.
Se non avete bisogno di dimagrire potete aggiungere un c. di crema di nocciola o di malto e nocciola.
Se utilizzate i fiocchi di riso sono sufficienti 20 minuti di cottura (salate sempre all’ebollizione).

Miglio
Versate il miglio (precedentemente lavato e, volendo, tostato) in 2 volumi e 1/2 di acqua già portata ad ebollizione.
Salate. Cuocete per 20 minuti a fuoco basso (attenzione che tende a traboccare).

Polenta di miglio
Versate 1 T di miglio in 5 T di acqua bollente.
Salate e lasciate sobbollire per 35 minuti rimestando di tanto in tanto.
Eventualmente passate al setaccio con un pestello.
Potete aggiungere in cottura 1/2 T di zucca tagliata a dadini o a fine cottura un nituké di carote e cipolle. Potete stendere il composto in una teglia, lasciate raffreddare, tagliate a fette e riscaldate in forno.

Couscous precotto
Versate 1 t. di cus-cus tostato in 1 t. e 1/2 di acqua bollente salata.
Lasciate riposare coperto per 10 minuti.
Mescolate con una bacchetta di legno e lasciate riposare coperto ancora per un po’.


I LEGUMI

Purea di lenticchie rosse
Portate a ebollizione 1 t. di lenticchie rosse in 3 t. di acqua con un pezzetto di alga kombu (o una foglia di alloro o qualche seme di finocchio), togliete la schiuma e salate.
La purea è pronta in 15 minuti (attenzione agli travasi).
Potete aggiungere 1 c. di miso e/o 1 c. di tahin (preventivamente sciolti in un po’ d’acqua).

Ceci o Azuki
Lasciate i ceci in ammollo per almeno mezza giornata.
Cambiate l’acqua e cuocete in pentola a pressione per 45 minuti i ceci o 60 minuti gli azuki (almeno 3 tazze di acqua per 1 tazza di legumi) con un pezzo di alga kombu.
Aprite, salate, mescolate e cuocete per ancora 10 minuti.
Senza ammollo preventivo potete cuocere in pentola a pressione per 2 ore (l’acqua deve coprire i ceci per almeno tre dita) Per preparare l’humus: schiacciate i ceci e mescolateli con 1 C di tahin (crema di sesamo), 1 C di olio di oliva, 1 C di succo di limone o acidulato di umeboshi (o 1 c. di miso).
Il brodo di azuki è ottimo (lo si sala con qualche goccia di shoyou o tamari) La purea di azuki può essere incorporata in vari dolci per ridurne l’indice glicemico.


LE VERDURE

Nituké di verdure
Fate appassire la cipolla tagliata fine in poco olio di sesamo.
Aggiungete la carota tagliata a fiammifero (grattugiata).
Rimestate frequentemente.
Non appena le carote sono tenere salate, coprite, abbassate il fuoco al minimo e ponete un frangifiamma.
Al posto della cipolla potete utilizzare altri tipi di verdure ad esempio: sedano rapa, porri, cavolo, cavolfiore.


I DOLCI

Biscottone
Amalgamate 2 T di farina di frumento setacciata (semiintegrale) con un pizzico di sale, 2 C colmi di semi di girasole e/o zucca tostati e macinati nel macinino del caffé (oppure 1 C e mezzo di olio di girasole o di sesamo), 2 C di granella di nocciole (o mandorle tritate o pinoli), 2 C di uvetta sultanina rinvenuta, 2 T di liquido (ad esempio 1 T di succo di mela o di pera senza zucchero e 1 T di latte di soia oppure latte di riso oppure l’acqua di ammollo dell’uvetta) 1 mela grattugiata, la buccia grattugiata di 1 limone.
Deve risultare una pasta morbida da colare in una teglia oliata e infarinata (o nelle formine dei biscotti).
Cuocete a 180°C per mezz’ora circa.

Crema di castagne veloce
Stemperate 10 C di farina di castagne in 4 T di latte di riso con un pizzico di sale e mezza stecca di vaniglia; fate cuocere a fuoco basso mescolando spesso per 10-15 minuti.
Togliete dal fuoco e mescolate con una composta di 2 mele cotte più un pizzico di sale.
Potete sostituire due o tre cucchiai di castagne con altrettanti di cacao amaro.




Istituto Nazionale dei Tumori di Milano - Cascina Rosa
 




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