Ospedali GB: un pasto vegetariano a settimana
Gli ospedali inglesi incoraggiati a servire un pasto vegetariano almeno una volta a settimana
La carne inquina, costa cara alla collettività e ha un notevole impatto sulla salute.
A partire da questa triplice constatazione, gli ospedali britannici sono stati invitati dal Servizio Sanitario Nazionale (NHS - National Health Service) a ridurre rapidamente la quota dei prodotti di origine animale (carne, prodotti caseari...) nel piatto dei pazienti inglesi.
In futuro l'NHS, principale acquirente del paese per quanto concerne l'alimentazione, si augura di ridurre i propri costi attraverso lo sviluppo sostenibile.
Meno carne o prodotti animali importati e priorità ai vegetali di origine locale: per questo ente sarebbe un primo passo di incoraggiamento per ridurre l'impronta di CO2 del paese.
Con simili presupposti, gli ospedali britannici, che servono 129 milioni di pasti all'anno, sono invitati a dare l'esempio adottando rapidamente questo nuovo sistema. E' auspicabile che gli ospedali servano sin da subito un pasto esclusivamente vegetale almeno una volta a settimana. Gli esperti consultati ne hanno tra l'altro sottolineato l'impatto benefico sulla salute.
Queste misure non sembrano porre problemi agli inglesi e sono stati approvati a larga maggioranza da numerose associazioni ecologiste.
Ricordiamo che un rapporto recente dell'ONU ha stabilito che un terzo delle terre coltivabili del pianeta è consacrato alla produzione di foraggi per l'allevamento degli animali e che questo settore è direttamente legato ai cambiamenti climatici.
Fonte: Végétariens Magazine N.29, maggio-giugno 2009
La carne inquina, costa cara alla collettività e ha un notevole impatto sulla salute.
A partire da questa triplice constatazione, gli ospedali britannici sono stati invitati dal Servizio Sanitario Nazionale (NHS - National Health Service) a ridurre rapidamente la quota dei prodotti di origine animale (carne, prodotti caseari...) nel piatto dei pazienti inglesi.
In futuro l'NHS, principale acquirente del paese per quanto concerne l'alimentazione, si augura di ridurre i propri costi attraverso lo sviluppo sostenibile.
Meno carne o prodotti animali importati e priorità ai vegetali di origine locale: per questo ente sarebbe un primo passo di incoraggiamento per ridurre l'impronta di CO2 del paese.
Con simili presupposti, gli ospedali britannici, che servono 129 milioni di pasti all'anno, sono invitati a dare l'esempio adottando rapidamente questo nuovo sistema. E' auspicabile che gli ospedali servano sin da subito un pasto esclusivamente vegetale almeno una volta a settimana. Gli esperti consultati ne hanno tra l'altro sottolineato l'impatto benefico sulla salute.
Queste misure non sembrano porre problemi agli inglesi e sono stati approvati a larga maggioranza da numerose associazioni ecologiste.
Ricordiamo che un rapporto recente dell'ONU ha stabilito che un terzo delle terre coltivabili del pianeta è consacrato alla produzione di foraggi per l'allevamento degli animali e che questo settore è direttamente legato ai cambiamenti climatici.
Fonte: Végétariens Magazine N.29, maggio-giugno 2009
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