Per risparmiare acqua, mangiare meno carne
E' la dieta di una persona, non tanto il tempo che trascorre sotto la doccia, a determinare quanta acqua consumi, al punto che chi ama le bistecche o un arrosto di agnello attinge in quantità doppia di un vegetariano, alle sempre più scarse risorse idriche mondiali.
Lo afferma il direttore generale dell'International Water Management Institute, prof. Frank Rijsberman, nella relazione presentata oggi al Congresso internazionale di scienza delle colture, in corso a Brisbane in Australia.
''In media ci vuole una quantità di acqua 70 volte maggiore per produrre cibo per le persone, rispetto all'acqua consumata per usi domestici'', spiega Rijsberman. E inoltre per produrre un chilo di manzo è necessaria una quantità di acqua oltre 13 volte superiore a quella necessaria a produrre lo stesso peso in cereali.
Quindi la dieta di un tipico mangiatore di carne ha un costo di 5.400 litri d'acqua al giorno, il doppio di un vegetariano che riceve lo stesso valore nutritivo.
L'esperto avverte che fino a due terzi dell'umanità saranno esposti a scarsità d'acqua nei prossimi decenni, a causa in parte delle domanda crescente di cibi e servizi con alto contenuto d'acqua, e particolarmente in aree di basse precipitazioni e forte popolazione, come l'Africa ed il Medio Oriente.
Nazioni come Sudafrica, Egitto, Pakistan, India e Corea del sud soffriranno tutti di carenza di acqua a causa della crescita di popolazione e dello sviluppo agricolo.
Rijsberman sottolinea tuttavia che nonostante le sempre più grave scarsità, parte del problema è costituto da sistemi di raccolta ed erogazione inefficienti, specie in Africa ed in parti dell'Asia. Lo studioso ha ricordato la crisi mondiale dell'energia negli anni 1970, che costrinse le imprese ed i governi a migliorare notevolmente l'efficienza energetica.
''Questo può essere il modello da seguire per il consumo d'acqua nei prossimi anni'', sostiene Rijsberman. ''In quelle circostanze, il legame tra crescita economica e uso di energia, considerato a lungo un elemento fisso, fu spezzato e le economie da allora sono diventate molto meno esigenti in termini di energia. Un simile cambiamento è ora necessario per l'acqua''.
Tratto da: http://www.ansa.it - Ottobre 2004
Lo afferma il direttore generale dell'International Water Management Institute, prof. Frank Rijsberman, nella relazione presentata oggi al Congresso internazionale di scienza delle colture, in corso a Brisbane in Australia.
''In media ci vuole una quantità di acqua 70 volte maggiore per produrre cibo per le persone, rispetto all'acqua consumata per usi domestici'', spiega Rijsberman. E inoltre per produrre un chilo di manzo è necessaria una quantità di acqua oltre 13 volte superiore a quella necessaria a produrre lo stesso peso in cereali.
Quindi la dieta di un tipico mangiatore di carne ha un costo di 5.400 litri d'acqua al giorno, il doppio di un vegetariano che riceve lo stesso valore nutritivo.
L'esperto avverte che fino a due terzi dell'umanità saranno esposti a scarsità d'acqua nei prossimi decenni, a causa in parte delle domanda crescente di cibi e servizi con alto contenuto d'acqua, e particolarmente in aree di basse precipitazioni e forte popolazione, come l'Africa ed il Medio Oriente.
Nazioni come Sudafrica, Egitto, Pakistan, India e Corea del sud soffriranno tutti di carenza di acqua a causa della crescita di popolazione e dello sviluppo agricolo.
Rijsberman sottolinea tuttavia che nonostante le sempre più grave scarsità, parte del problema è costituto da sistemi di raccolta ed erogazione inefficienti, specie in Africa ed in parti dell'Asia. Lo studioso ha ricordato la crisi mondiale dell'energia negli anni 1970, che costrinse le imprese ed i governi a migliorare notevolmente l'efficienza energetica.
''Questo può essere il modello da seguire per il consumo d'acqua nei prossimi anni'', sostiene Rijsberman. ''In quelle circostanze, il legame tra crescita economica e uso di energia, considerato a lungo un elemento fisso, fu spezzato e le economie da allora sono diventate molto meno esigenti in termini di energia. Un simile cambiamento è ora necessario per l'acqua''.
Tratto da: http://www.ansa.it - Ottobre 2004
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