VARIE: Olio di oliva, frodi e furbizie
estratto dalle Avvertenze on line della Aduc (Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori - www.aduc.it) del 15 febbraio 2003
OLIO DI OLIVA: FRODI E FURBIZIE
Consigliato da dietologi e cuochi l'olio di oliva sta pian piano invadendo i mercati e anche nei ristoranti dove il burro la fa da padrone, compare la ben nota oliera e acetiera. Anche l'olio può essere oggetto di contraffazioni e di ...furbe presentazioni.
La frode più frequente consiste nel mescolare un olio pregiato, quindi più costoso, con altri di minor prezzo e qualità oppure di aggiungere un colorante per dare all'olio quel bel verde che lo fa passare come olio appena spremuto.
Gli olii si suddividono in base alla acidità:
Olio extra vergine di oliva.
Ha una acidità inferiore all'1% e si ottiene dalla semplice spremitura.
La dizione "prima spremitura", che spesso troviamo scritta sulle etichette, non significa nulla perché ormai non si effettuano più "seconde spremiture".
Olio vergine di oliva.
Ha una acidità inferiore al 2% e si ottiene dalla semplice spremitura.
Olio di oliva.
Ha una acidità inferiore all'1,5% ed è una miscela di olii vergini e raffinati.
Gli olii raffinati sono quelli sottoposti a trattamenti (decolorazione, deodorazione, ecc).
La legge non prevede una quantità minima di olio vergine, cosicché l'olio di oliva può avere l'1% di vergine e il 99% di raffinato.
Olio di sansa e di oliva.
Ha una acidità inferiore all'1,5% ed è una miscela di oli vergini e di sansa.
Gli olii di sansa sono quelli che si ottengono trattando con solventi la sansa di olive.
La legge non prevede una quantità minima di olio vergine, per cui l'olio di sansa e di oliva può avere l'1% di vergine e il 99% di sansa.
Da aggiungere che "l'olio italiano" prevede una percentuale minima del 75% di olio del nostro Paese, il restante 25% proviene da altri paesi (Spagna, Grecia, Turchia, Marocco, Algeria, Tunisia).
Dalle frodi difficilmente il consumatore è in grado di difendersi, anche le "furbizie", perfettamente legali, non ci soddisfano.
Il consiglio è quello di acquistare un olio extra vergine di oliva a denominazione protetta (Dop), perché in questo modo è garantita l'area di provenienza.
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