Organi umani su chip al posto della vivisezione
USA, ORGANI SU CHIP COME POSSIBILI "SOSTITUTI" DEGLI ANIMALI PER I TEST
Lunedì, 26 Novembre 2012
Il "polmone digitale" realizzato ad Harvard Un altro, importante passo avanti verso il superamento della sperimentazione animale è stato compiuto negli Stati uniti, dove, per la prima volta, una malattia umana, l'edema polmonare, è stata riprodotta su un chip. Il risultato si deve al gruppo di ricerca americano del Wyss Institute dell'università di Harvard, che ha descritto la tecnica su "Science translational medicine".
Riprodurre una malattia su un chip significa poterne studiare nel dettaglio i meccanismi, migliorando in questo sia la diagnosi sia la ricerca di farmaci più mirati ed efficaci. Le sperimentazioni tradizionali di farmaci, su colture cellulari e sugli animali, osserva Donald Ingber, direttore e fondatore dell'Istituto Wyss e fra gli autori dello studio "sono molto costose e spesso non riescono a prevedere gli effetti di questi agenti quando raggiungono gli esseri umani".
I ricercatori hanno prima costruito un polmone su chip e poi lo hanno fatto ammalare di edema polmonare per studiare gli effetti di un farmaco chemioterapico e per identificare potenziali nuove terapie per prevenire questa malattia mortale in cui i polmoni si riempiono di liquido e coaguli di sangue.
Il polmone su chip è stato realizzato con un polimero flessibile, delle dimensioni di una piccola scheda di memoria, che contiene canali cavi. Due di questi canali sono separati da una membrana porosa, sottile e flessibile, che da un lato è rivestita con cellule polmonari umane e dall'altra da cellule umane dei vasi del sangue. Un vuoto, fra i canali laterali deforma questa interfaccia tessuto-tessuto per ricreare il modo in cui i tessuti polmonari umani si espandono e si ritirano durante la respirazione.
Fonte: nelcuore.org
http://www.nelcuore.org/blog-associazioni/item/usa-organi-su-chip-come-possibili-sostituti-degli-animali-per-i-test.html
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