Consumo di carne e sclerosi multipla
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il cibo era scarso e lo stress elevato nell'Europa Occidentale occupata. La gente non poteva più permettersi la carne, così mangiava i cereali e le verdure che un tempo utilizzavano per nutrire le vacche, i polli ed i maiali. Il risultato fu una drammatica diminuzione dell'assunzione di prodotti di origine animale e di grassi totali nella dieta. I medici osservarono che i ricoveri per sclerosi multipla erano diminuiti di 2-2.5 volte durante il periodo bellico [1].
Roy Swank, M.D., ex-direttore del Dipartimento di Neurologia dell'Università dell'Oregon ed ora medico all'Oregon Health Sciences University, osservò che i pazienti con MS erano migliorati quando sottoposti a questa dieta forzatamente povera di grassi. Negli anni '50, Swank ha iniziato a trattare i propri pazienti con una dieta di questo tipo. Avendo ottenuto risultati eccellenti, ha trattato per 35 anni migliaia di pazienti affetti da SM in questo modo. I suoi risultati sono apprezzabili alla luce di qualunque criterio medico standard: le condizioni dei pazienti sono migliorate nel 95% dei casi [2].
[1] Calder PC n-3 polyunsaturated fatty acids and cytokine production in health and disease, Ann Nutr Metab 1997;41(4):203-34.
[2] Christensen JC Multiple sclerosis: some epidemiological clues to etiology, Acta Neurol Latinoam 1975;21(1-4):66-85.
Per approfondimenti:
TRATTARE LA SCLEROSI MULTIPLA CON LA DIETA: REALTÀ O FRODE?
Roy Swank, M.D., ex-direttore del Dipartimento di Neurologia dell'Università dell'Oregon ed ora medico all'Oregon Health Sciences University, osservò che i pazienti con MS erano migliorati quando sottoposti a questa dieta forzatamente povera di grassi. Negli anni '50, Swank ha iniziato a trattare i propri pazienti con una dieta di questo tipo. Avendo ottenuto risultati eccellenti, ha trattato per 35 anni migliaia di pazienti affetti da SM in questo modo. I suoi risultati sono apprezzabili alla luce di qualunque criterio medico standard: le condizioni dei pazienti sono migliorate nel 95% dei casi [2].
[1] Calder PC n-3 polyunsaturated fatty acids and cytokine production in health and disease, Ann Nutr Metab 1997;41(4):203-34.
[2] Christensen JC Multiple sclerosis: some epidemiological clues to etiology, Acta Neurol Latinoam 1975;21(1-4):66-85.
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TRATTARE LA SCLEROSI MULTIPLA CON LA DIETA: REALTÀ O FRODE?
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