Per 8 persone
1 Kg di farina di frumento
1 bustina di lievito
250 g di zucchero
½ litro d’olio di oliva
1 bicchiere di Marsala o Vermouth
la scorza grattugiata di un limone
2 cucchiai di zucchero a velo o semolato
Facoltativo: 1 manciatina di mandorle e/o nocciole
Dolce tipico della Liguria di Ponente, caratteristico per l’impiego di olio d’oliva al posto del burro; “strosciare” in ligure significa spezzare, rompere; infatti questa torta è talmente friabile che non si riesce facilmente a tagliarla a fette ben composte, è uso romperla “tipo sbrisolana”.
Passare le farina al setaccio, quindi mescolarla con lo zucchero ed il lievito.
Formare una fontana sulla spianatoia, mettere l’olio al centro poco a poco ed iniziare ad impastare.
Aggiungere il liquore, la scorza grattugiata del limone e le eventuali mandorle e nocciole sminuzzate.
Continuare a lavorare la pasta energicamente.
L’impasto deve risultare un impasto della stessa consistenza della pasta frolla.
Stendere la pasta in una teglia o in una placca, unta d’olio, allo spessore di un centimetro e cospargerla con due cucchiai di zucchero a velo o semolato.
Infornare a 200°C circa per un minimo di un'ora e mezza.
Non deve dorare.
Tempo di preparazione:
15 min circa
1 ora e 30 min - 2 ore per la cottura
Ricetta tradizionale della stroscia
All’origine, le nostre nonne, sfornavano delle strosce completamente naturali, poiché non usavano il lievito artificiale, aggiungevano all’impasto il “levau” ossia farina impastata con acqua lasciata riposare per 5 giorni sotto varie coperte nel posto più riparato della casa.
Procedimento troppo lungo per i nostri giorni, l’aggiunta del lievito non ha cambiato il sapore del dolce ha solo semplificato la vita alle “prebunole”.
Fonte: http://www.comunepietrabruna.it/italiano/Ricetta_stroscia.htm