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Barzellette... animaliste



L'orsetto

Un cucciolo d'orso va dalla mamma e le chiede:
- Mamma, che razza d'orso sono io?
- Sei un orso polare - risponde la mamma.
Ma l'orsacchiotto insiste:
- Mamma, sei sicura che io non sia un orso bruno?
- No, sei un orso polare, ti dico.
Ma il cucciolo non è ancora soddisfatto:
- Sei sicura che io non sia un grizzly?
- Perché fai tutte queste domande?! Sei un orso polare! - risponde arrabbiata la mamma.
L'orsacchiotto allora va dal papà orso e gli chiede:
- Papà, sono forse un panda io?
- No, tu sei un orso polare - risponde il padre.
Ma il cucciolo chiede ancora:
- Sei sicuro che non sia un koala?
- No, sei un orso polare. Ma perché fai tutte queste domande? - chiede seccato papà orso.
L'orsetto scoppia a piangere e mugola:
- Perché ho freddo!


Animali del deserto

Un piccolo cammello sta parlando col padre:
- Babbo, come mai noi abbiamo queste due gobbe sulla schiena?
E il padre:
- Perché noi siamo animali del deserto e le gobbe servono per contenere la nostra riserva d'acqua.
Di nuovo il piccolo cammello:
- Babbo e perché abbiamo questo pelo?
E il padre risponde:
- Perché siamo animali del deserto e il pelo ci protegge dal sole e dalla sabbia.
Il piccolo nuovamente:
- Babbo, ma come mai abbiamo delle zampe così esili, mentre i piedi sono così grossi?
E il padre:
- Perché noi siamo animali del deserto e non dobbiamo sprofondare nella sabbia.
Il cucciolo, ora un po' accigliato:
- Ho capito babbo, ma allora, se è vero che siamo ANIMALI DEL DESERTO, che cavolo ci facciamo allo zoo di Pistoia?


La messa di suffragio

Un uomo, molto addolorato per la morte del suo cane, andò da un prete.
"Vorrei, padre, che celebrasse una messa in memoria del mio cane".
Il prete, risentito per questa insolita richiesta, rispose:
"Noi non celebriamo messe per cani. Provi dunque a rivolgersi alla comunità che c'è alla fine della strada!".
"E' un vero peccato!", disse l'uomo mentre usciva, "Mi stava talmente a cuore il mio povero cane che avevo pensato di fare una offerta di dieci milioni per la messa di suffragio".
"Un momento", disse il prete all'istante, "non mi aveva mica detto che il suo cane era un nostro parrocchiano!".


Sentimenti umani

In piena giungla, un missionario si trova viso a viso con un leone:
- Signore, ti prego, ispira a questa belva dei sentimenti umani!
Al che il leone inizia a sua volta a pregare:
- Signore, benedici questo cibo che sto per mangiare.


La marmotta

"Non c'è animale più stupido della marmotta - disse l'etologo - sta ferma ore e ore a contemplare il sole".
"Non c'è animale più stupido dell'etologo - disse la marmotta - sta fermo ore e ore a contemplare me".


Bau!

I padroni escono, resta in casa il cane. Suona il telefono, il cane risponde:
- Bau!
- Come prego? - chiede stupito l'interlocutore all'altro capo della linea.
- Bau!
- Pronto! Come? Non ho capito...
- Senta, B come Bari, A come Ancona, U come Udine...


Uomini e cani

Un uomo scrisse ad un albergo di campagna in Irlanda per chiedere se avrebbero accolto il suo cane.
Ricevette la seguente risposta:
"Caro signore, lavoro negli alberghi da più di trent’anni.
Fino ad oggi non ho mai dovuto chiamare la polizia per cacciare un cane ubriaco nel cuore della notte.
Nessun cane ha mai tentato di rifilarmi un assegno a vuoto.
Mai un cane ha bruciato le mie coperte fumando.
Non ho mai trovato un asciugamano dell’albergo nella valigia di un cane.
Il Suo cane è il benvenuto.
P.S. Se lui garantisce, può venire anche Lei!"


Punti di vista

Una mosca filosofeggia con un'altra:
- Certo che gli esseri umani sono bizzarri! Costruiscono delle case con muri e soffitti e poi camminano solo sul pavimento!


Gatti

Sapete cosa dicono due gatti quando fanno pace?
- "Mici come prima?"


Cacciatori

Due cacciatori sono nel bel mezzo di una battuta, quando uno dei due collassa.
L'altro chiama subito il pronto soccorso.
Il medico gli dice di stare calmo e soprattutto di accertarsi che l'amico sia davvero morto.
Segue un momento di silenzio e poi si ode uno sparo.
A quel punto l'amico dice: "Ok, fatto. E adesso?"


L'ateo e l'orso

Un ateo stava facendo una passeggiata nella foresta.
“Che alberi maestosi! Che fiumi impetuosi! Che begli animali!” si diceva.
Mentre camminava lungo il fiume sentì un movimento tra i cespugli dietro di sé.
Si voltò per dare un’occhiata e vide un grizzly di 3 metri che lo caricava.
Si mise a correre più velocemente che poteva su per il sentiero.
Guardò sopra la sua spalla e vide che l’orso si avvicinava sempre di più.
Guardò ancora e vide che l’orso era sempre più vicino.
Il suo cuore pompava freneticamente e cercava di correre ancora più veloce.
Inciampò e cadde a terra.
Rotolò per cercare di tirarsi su ma vide che l’orso era proprio sopra di lui avendolo raggiunto con la sua zampa sinistra e alzando la destra per colpirlo.
In quell’istante l’ateo gridò: “Mio Dio!”.
Il tempo si fermò.
L’orso si congelò.
La foresta era silenziosa.
Mentre una luce abbagliante brillava sull’uomo, una voce venne fuori dal cielo:
“Hai negato la mia esistenza per tutti questi anni, insegnato ad altri che non esisto e addirittura attribuito il creato ad un incidente cosmico. Ti aspetti che ti aiuti in questa circostanza? Devo considerarti un credente?”
L’ateo guardò dritto verso la luce:
“Sarebbe ipocrita da parte mia chiederti all’improvviso di considerarmi cristiano ora, ma forse puoi rendere cristiano l’orso?”
“Molto bene”, rispose la voce.
La luce se ne andò.
I suoni della foresta ricominciarono.
L’orso abbassò la sua zampa destra, accostò insieme entrambe le zampe, abbassò il capo e disse:
“Signore, benedici questo cibo che sto per ricevere e per il quale ti sono molto grato…”





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