Aviaria: dito puntato contro industria pollame
Il rapporto di GRAIN punta il dito contro l'industria del pollame come origine della crisi dell'Influenza Aviaria
I piccoli allevamenti e gli uccelli selvatici sono stati FALSAMENTE accusati di aver scatenato l'Influenza Aviaria che ora è diffusa in larga parte del mondo. Il nuovo rapporto di GRAIN mostra invece come l'industria transnazionale dei polli è la radice del problema ed è perciò li che occorre indirizzare gli sforzi per controllare il virus. [1]
L'espansione degli allevamenti industrializzati ed i network commerciali hanno creato le condizioni ideali perchè emergessero e venissero trasmessi virus letali come quello H5N1 dell'Influenza Aviaria. Una volta all'interno di allevamenti industriali densamente popolati, i virus possono rapidamente divenire letali e proliferare. L'aria pesantemente infettata si diffonde poi dagli allevamenti intensivi per chilometri, mentre le reti commerciali diffondono il contagio attraverso vari vettori: uccelli vivi, pulcini di un giorno, carne, penne, uova fecondate, uova da consumo, letame di polli e cibo per animali. [2]
Tutti si ostinano a vedere gli uccelli migratori e i piccoli allevamenti come il vero problema" dice Devlin Kuyek di GRAIN. "Ma non è così che si diffonde la variante altamente patogena del virus. Il virus uccide uccelli selvatici e distrigge i piccoli allevamenti, ma è impossibile che sia diffuso da questi".
Ad esempio, in Malaysia, il tasso di mortalità causato dall'H5N1 fra i piccoli allevamenti nei villaggi è solo del 5%, indicativo del fatto che il virus fatica molto a diffondersi nei piccoli assembramenti di polli. Il contagio da parte dell'H5N1 nel Laos, che è circondato da nazioni infette, è avvenuto solo nei pochi allevamenti industriali del paese, riforniti con pulcini provenienti dalla Tailandia. Gli unici casi di contagio in piccoli pollai, che supportano il 90% della produzione di polli del laos, sono avvenuti nei pressi degli allevamenti industriali.
"Le prove che troviamo sempre più, dall'Olanda nel 2003 al Giappone nel 2004 all'Egitto nel 2006, è che il contagio della variante letale dell'Influenza Aviaria si presenti in allevamenti industriali di larga scala e poi si diffonda da lì." Spiega Kuyek.
Il contagio in Nigeria all'inizio del 2006 iniziò in un singolo allevamento industriale, di proprietà di un Ministro, distante dai luoghi dove si concentrano gli uccelli migratori, ma noto per l'importazione clandestina dall'estero di uova fecondate. In India, le autorità locali dicono che il virus H5N1 emerse e si diffuse da un allevamento industriale di proprietà della più grande compagnia di pollame, la Venkateshwara Hatcheries. Una domanda scottante è perché i governi e le agenzie internazionali, come la FAO o le Organizzazioni Agricole non stanno facendo nulla per investigare su come gli allevamenti industriali ed i loro sottoprodotti, come cibi per animali e letame, stiano diffondendo il virus. Invece, stanno usando la crisi come una opportunità di industrializzazione ulteriore del settore. Si moltiplicano iniziative per mettere al bando i pollai all'aperto, schiacciare piccoli produttori e rifornire le fattorie con polli geneticamente modificati. La rete di complicità con una industria impegnata in una sequela di smentite e di insabbiamenti sembra completa.
"I contadini stanno perdendo i loro mezzi di sostentamento, le varietà locali di pollo vengono sterminate e alcuni esperti dicono che siamo oramai sull'orlo di una pandemia che potrebbe uccidere milioni di persone" conclude Kuyek. "Quando i governanti si renderanno conto che proteggere i polli e le persone dall'Influenza Aviaria significa proteggerli dall'industria globale degli allevamenti industriali?
[1] Il riassunto completo "Il gioco del pollo: il ruolo centrale dell'industria del pollame nella crisi Influenza Aviaria" è disponibile (in inglese) su: http://www.grain.org/briefings/?id=194
[2] Feci e lettiere di pollo provenienti da allevamenti industriali sono ingredienti comunemente presenti nei cibi per animali.
° ° ° ° °
GRAIN è una organizzazione non governativa (NGO) internazionale che promuove lo sviluppo sostenibile e l'uso della biodiversità in agricoltura basato sul controllo da parte dei popoli delle risorse genetiche e delle conoscenze locali.
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Comunicato stampa da GRAIN, 26 Febbraio 2006 http://www.grain.org/briefings/?id=194
I piccoli allevamenti e gli uccelli selvatici sono stati FALSAMENTE accusati di aver scatenato l'Influenza Aviaria che ora è diffusa in larga parte del mondo. Il nuovo rapporto di GRAIN mostra invece come l'industria transnazionale dei polli è la radice del problema ed è perciò li che occorre indirizzare gli sforzi per controllare il virus. [1]
L'espansione degli allevamenti industrializzati ed i network commerciali hanno creato le condizioni ideali perchè emergessero e venissero trasmessi virus letali come quello H5N1 dell'Influenza Aviaria. Una volta all'interno di allevamenti industriali densamente popolati, i virus possono rapidamente divenire letali e proliferare. L'aria pesantemente infettata si diffonde poi dagli allevamenti intensivi per chilometri, mentre le reti commerciali diffondono il contagio attraverso vari vettori: uccelli vivi, pulcini di un giorno, carne, penne, uova fecondate, uova da consumo, letame di polli e cibo per animali. [2]
Tutti si ostinano a vedere gli uccelli migratori e i piccoli allevamenti come il vero problema" dice Devlin Kuyek di GRAIN. "Ma non è così che si diffonde la variante altamente patogena del virus. Il virus uccide uccelli selvatici e distrigge i piccoli allevamenti, ma è impossibile che sia diffuso da questi".
Ad esempio, in Malaysia, il tasso di mortalità causato dall'H5N1 fra i piccoli allevamenti nei villaggi è solo del 5%, indicativo del fatto che il virus fatica molto a diffondersi nei piccoli assembramenti di polli. Il contagio da parte dell'H5N1 nel Laos, che è circondato da nazioni infette, è avvenuto solo nei pochi allevamenti industriali del paese, riforniti con pulcini provenienti dalla Tailandia. Gli unici casi di contagio in piccoli pollai, che supportano il 90% della produzione di polli del laos, sono avvenuti nei pressi degli allevamenti industriali.
"Le prove che troviamo sempre più, dall'Olanda nel 2003 al Giappone nel 2004 all'Egitto nel 2006, è che il contagio della variante letale dell'Influenza Aviaria si presenti in allevamenti industriali di larga scala e poi si diffonda da lì." Spiega Kuyek.
Il contagio in Nigeria all'inizio del 2006 iniziò in un singolo allevamento industriale, di proprietà di un Ministro, distante dai luoghi dove si concentrano gli uccelli migratori, ma noto per l'importazione clandestina dall'estero di uova fecondate. In India, le autorità locali dicono che il virus H5N1 emerse e si diffuse da un allevamento industriale di proprietà della più grande compagnia di pollame, la Venkateshwara Hatcheries. Una domanda scottante è perché i governi e le agenzie internazionali, come la FAO o le Organizzazioni Agricole non stanno facendo nulla per investigare su come gli allevamenti industriali ed i loro sottoprodotti, come cibi per animali e letame, stiano diffondendo il virus. Invece, stanno usando la crisi come una opportunità di industrializzazione ulteriore del settore. Si moltiplicano iniziative per mettere al bando i pollai all'aperto, schiacciare piccoli produttori e rifornire le fattorie con polli geneticamente modificati. La rete di complicità con una industria impegnata in una sequela di smentite e di insabbiamenti sembra completa.
"I contadini stanno perdendo i loro mezzi di sostentamento, le varietà locali di pollo vengono sterminate e alcuni esperti dicono che siamo oramai sull'orlo di una pandemia che potrebbe uccidere milioni di persone" conclude Kuyek. "Quando i governanti si renderanno conto che proteggere i polli e le persone dall'Influenza Aviaria significa proteggerli dall'industria globale degli allevamenti industriali?
[1] Il riassunto completo "Il gioco del pollo: il ruolo centrale dell'industria del pollame nella crisi Influenza Aviaria" è disponibile (in inglese) su: http://www.grain.org/briefings/?id=194
[2] Feci e lettiere di pollo provenienti da allevamenti industriali sono ingredienti comunemente presenti nei cibi per animali.
GRAIN è una organizzazione non governativa (NGO) internazionale che promuove lo sviluppo sostenibile e l'uso della biodiversità in agricoltura basato sul controllo da parte dei popoli delle risorse genetiche e delle conoscenze locali.
Comunicato stampa da GRAIN, 26 Febbraio 2006 http://www.grain.org/briefings/?id=194
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