Agricoltura biodinamica: una scelta di crudeltà?
Antroposofia, Agricoltura Biodinamica: tanti la amano ma pochi leggono i testi di Rudolf Steiner.
Purtroppo molti "preparati" utilizzati nell'agricoltura antroposofica biodinamica steineriana sono a base di orridi paté di animali spellati, triturati e bruciati in nome dello Spirito Mistico.
Se uno leggesse i contenuti dei suoi scritti e ragionasse, ecco cosa troverebbe nelle famose lezioni di Rudolph Steiner.
Supponiamo che nel vostro campo coltivato abbiate dei topi che volete scacciare. Che si fa? Steiner nella sesta lezione ci fornisce la “soluzione” : catturate un topo abbastanza giovane e spellatelo in modo da recuperare la pelle.
Nelle sue mistiche lezioni Steiner scrive: «Nel periodo in cui Venere si trova nel segno dello Scorpione, ci procuriamo la pelle di questo topo e la bruciamo, prendendo accuratamente ciò che si sviluppa tramite la combustione, cioè quello che rimane – (...) In ciò che è stato distrutto dal fuoco, resta soltanto la forza negativa nei confronti della forza riproduttiva del topo di campagna. Se quindi la sostanza ricavata in questo modo (...) viene sparsa sul campo, se è stato passato per il fuoco nel modo giusto al momento della massima congiunzione di Venere e dello Scorpione, si otterrà il mezzo che terrà lontani i topi da quel campo.»
Steiner ha tenuto migliaia di lezioni, su tantissimi argomenti. Nel libro “Memoria cosmica, preistoria della terra e dell’uomo” ad esempio dice di avere una “percezione spirituale diretta” del periodo precedente la nostra era. Ma che non può rivelare di più: “Sono ancora obbligato a rimanere silente sulla fonte delle informazioni riportate qui”.
Vediamo un altro esempio: gli insetti.
Come facciamo a combatterli? No, tranquilli, non dobbiamo scuoiarli questa volta. No. Dobbiamo bruciare l’insetto intero.
"Un insetto, come quello che si insinua pericolosamente nelle radici, è del tutto il prodotto delle influenze cosmiche; ha solo bisogno della terra come sua base sottostante. Pertanto dovete bruciare l’intero insetto. È meglio bruciarlo, è il modo più rapido. Potreste anche lasciarlo decomporre, probabilmente questo sarebbe ancora più efficace, ma sarebbe difficile raccogliere i prodotti della decomposizione. Ma raggiungerete certamente i vostri scopi bruciando l’insetto."
Ancora quando Venere è nello scorpione? No. Questa volta è necessario eseguire questa operazione quando il Sole è nel segno del Toro (se necessario potete conservare l’insetto e bruciarlo al momento opportuno). […]
E il pomodoro?
Il pomodoro non vuole uscire da sé, non vuole allontanarsi dal suo regno di forte vitalità. Vuole rimanere in se stesso. È la creatura meno socievole (meno socievole ??????) di tutto il regno vegetale. Non vuole prendere nulla dall’esterno. Soprattutto, rifiuta qualsiasi letame che abbia già subito una trasformazione interna. Non lo vuole. Il potere del pomodoro di influenzare qualsiasi organizzazione indipendente all’interno dell’organismo umano animale è collegato a questa sua proprietà.
E la patata? Maledetta asocievole patata!!!
In un certo senso, a questo proposito, la patata è simile al pomodoro. Anche la patata opera in un modo indipendente, e in questo senso: passa facilmente attraverso il processo digestivo, penetra nel cervello, e rende il cervello indipendente anche dall’influenza degli altri organi del corpo. Infatti, il consumo esagerato di patate è uno dei fattori che hanno reso gli uomini e gli animali materialisti dopo l’introduzione della coltivazione della patata in Europa. Dovremmo mangiare solo quel poco di patate per stimolare il nostro cervello. Non dobbiamo esagerare con il consumo di patate.
E vediamo i famosi preparati per la concimazione biodinamica.
Il più famoso è il “Preparato 500” o Cornoletame.
Consiste in letame di vacca messo in un corno di vacca, possibilmente che abbia già partorito una volta, che va seppellito e lasciato fermentare durante l’inverno. Viene disseppellito nel periodo pasquale.
La sua distribuzione avviene dopo aver effettuato la fondamentale operazione di miscelazione e dinamizzazione con acqua tiepida di sorgente, pozzo o piovana. Tale operazione ha una durata di circa un’ora e può essere effettuata sia manualmente che tramite macchine speciali. La quantità di preparato usata per un ettaro di terra, non è molta: va da 80 grammi a 250, a seconda della qualità del preparato.
Ma perché un corno di vacca?
Perché, ci spiega Steiner nella quarta Lezione, la vacca ha le corna al fine di inviare dentro di sé le forze formative etericoastrali, che, premendo verso l’interno, hanno lo scopo di penetrare direttamente nell’organo digestivo. Proprio attraverso la radiazione che proviene da corna e zoccoli, si sviluppa molto lavoro all’interno dell’organo digestivo stesso. […]
Così nelle corna abbiamo qualcosa di ben adattato, per sua natura, a irradiare le proprietà vitali e astrali nella vita interiore. Nel corno avete qualcosa che irradia vita – anzi irradia anche astralità. È così infatti: se si potesse strisciare dentro il corpo vivo di una vacca – se tu fossi là dentro il ventre della vacca – annuseresti come la vita astrale e la vitalità di vita si riversa verso l’interno dalle corna. E così è anche con gli zoccoli.
Preparato 502: prevede l’uso di fiori di Achillea (Achillea millefolium L.) fermentati in una vescica di cervo. Ci spiega Steiner nella quinta Lezione: si prendono una o due manciate di fiori di achillea, si pressa ben bene dentro la vescica di un cervo e la si cuce. Si appende per tutta l’estate in un luogo esposto alla luce del sole. Quando arriva l’autunno la si sotterra per l’inverno e la si dissotterra la primavera successiva. Si aggiunge al cumulo di letame che, come sottolinea Steiner “può anche essere grande come una casa,[…] perché la potenza radiante è talmente forte che non è neanche necessario mescolarlo, e influenzerà l’intera massa di letame, solido o liquido, o compost.”
Perché una vescica di cervo? Il lettore scafato avrà già subodorato: perché la vescica del cervo comunica con le forze cosmiche grazie alle corna dell’animale, come se fossero antenne, a differenza di quelle della vacca che “lavoravano all’interno”. E quindi, secondo Steiner, “amplificano le forze che l’achillea già possiede, combinando lo zolfo con altre sostanze”.
Preparato 503: fiori di camomilla fermentati nell’intestino di una vacca (Matricaria recutita L.).
Preparato 505: corteccia di quercia (Quercus robur L.) fermentata nel teschio di un animale domestico.
Appare quindi evidente che per Steiner e i suoi fedeli adoratori, gli animali sono esattamente paragonabili a pietre: prodotti. Prodotti da bruciare, cremare, infornare. Ci ricorda qualcuno di nome Adolf H.
Rudolf Steiner era anche studioso di esoterismo: è l’uomo che rivisse le battaglie di Cesare nell'anima di Cesare (lo disse lui). Aveva ‘contatti’ ma non poteva rivelare con chi e con che cosa. Bisogna solo crederci. Quindi adatto alla gente che non fa domande. Ecco perché ha avuto successo.
Fonte: Il Germoglio, Gennaio 2013 - Società Vegetariana - www.societavegetariana.org
Sintesi dell'articolo di Dario Bressanini
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2011/02/21/biodinamica%C2%AEcominciamo- da-rudolf-steiner/
Visited 9631 times