Adolescenti sempre più colpiti dal diabete
[COMUNICATO STAMPA]
PAESI DIFFERENTI, IDENTICA TRAGEDIA: DIFFUSIONE DEL DIABETE TRA GLI ADOLESCENTI IN ENORME CRESCITA, SIA NEGLI USA CHE IN EUROPA.
RISCHIO RIDOTTO PER I VEGETARIANI E VEGANI.
9 giugno 2012
Secondo un nuovo studio pubblicato su Pediatrics [1], la prevalenza di diabete e prediabete tra gli adolescenti è ulteriormente salita da un già notevole 9% nel 1999-2000 al 23% nel 2007-2008.
I dati provenienti dalla NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey, http://www.cdc.gov/nchs/nhanes.htm) hanno evidenziato che il 34% circa dei ragazzi USA tra i 12 e 19 anni è obeso o sovrappeso e presenta un rischio aumentato per alcuni fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione, alterazione dei livelli ematici di colesterolo e diabete.
La prevalenza di almeno un fattore di rischio cardiovascolare è risultato essere, rispettivamente, del 37%, 49% e 61% negli adolescenti normopeso, sovrappeso ed obesi. Sovrappeso e obesità, dunque, aumentano sensibilmente il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.
In Europa, i bambini con malattie croniche sono sempre di più e attualmente hanno raggiunto il 20%. Il prof. Alfred Tenore, presidente dell'European Academy of Paediatrics (EAP) ha dichiarato come "siano sempre più i bambini affetti da malattie croniche, in testa obesità, asma, allergie e diabete mellito".
In Italia il 6-7% della popolazione generale è affetta da diabete (circa 4 milioni) e i dati dell'Osservatorio epidemiologico cardiovascolare Iss-Anmco (Istituto superiore di sanità-Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri)/Health Examination Survey, rivelano che il 38% degli italiani di entrambi i sessi presenta valori di colesterolo elevato, oltre la soglia dei 240 mg/dl: anche in questo caso, il dato è aumentato negli ultimi dieci anni, visto che nel 2002 era un problema solo del 24% della popolazione! Se il colesterolo elevato danneggia le arterie coronarie favorendo la comparsa di infarto e morte improvvisa, anche i chili di troppo, sin da ragazzini, compromettono il cuore da un punto di vista strutturale e funzionale, causando la sindrome del 'cuore stanco'.
Gli studi condotti a livello internazionale evidenziano come i vegetariani di tutte le età siano più magri, presentino più bassi livelli di colesterolo plasmatico e un rischio ridotto di diabete e malattie cardiovascolari rispetto ai non-vegetariani (ricordiamo che con il termine "vegetariano" si intendono tutte le varianti, da quella latto-ovo-vegetariana a quella vegana).
In particolare, i bambini e gli adolescenti vegetariani presentano più basse assunzioni di colesterolo, grassi saturi e grassi totali, e più elevati introiti di frutta, verdura e fibre rispetto ai non-vegetariani.
In questo disastroso scenario internazionale, le diete vegetariane rappresentano pertanto un modello a cui tendere già a partire dall'età pediatrica, in quanto possono offrire alcuni importanti vantaggi nutrizionali e possono favorire lo sviluppo di sani schemi alimentari, validi per tutta la durata della vita e utili a contrastare l'epidemia di malattie croniche che sempre più flagella i cittadini dei paesi ricchi di tutte le età.
Reference:
[1] May AL, Kuklina EV, Yoon PW. Prevalence of cardiovascular disease risk factors among US adolescents, 1999-2008. Pediatrics.
2012;129:1035-1041.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22614778
Comunicazione a cura di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana
http://www.scienzavegetariana.it - info@scienzavegetariana.it
PAESI DIFFERENTI, IDENTICA TRAGEDIA: DIFFUSIONE DEL DIABETE TRA GLI ADOLESCENTI IN ENORME CRESCITA, SIA NEGLI USA CHE IN EUROPA.
RISCHIO RIDOTTO PER I VEGETARIANI E VEGANI.
9 giugno 2012
Secondo un nuovo studio pubblicato su Pediatrics [1], la prevalenza di diabete e prediabete tra gli adolescenti è ulteriormente salita da un già notevole 9% nel 1999-2000 al 23% nel 2007-2008.
I dati provenienti dalla NHANES (National Health and Nutrition Examination Survey, http://www.cdc.gov/nchs/nhanes.htm) hanno evidenziato che il 34% circa dei ragazzi USA tra i 12 e 19 anni è obeso o sovrappeso e presenta un rischio aumentato per alcuni fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione, alterazione dei livelli ematici di colesterolo e diabete.
La prevalenza di almeno un fattore di rischio cardiovascolare è risultato essere, rispettivamente, del 37%, 49% e 61% negli adolescenti normopeso, sovrappeso ed obesi. Sovrappeso e obesità, dunque, aumentano sensibilmente il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.
In Europa, i bambini con malattie croniche sono sempre di più e attualmente hanno raggiunto il 20%. Il prof. Alfred Tenore, presidente dell'European Academy of Paediatrics (EAP) ha dichiarato come "siano sempre più i bambini affetti da malattie croniche, in testa obesità, asma, allergie e diabete mellito".
In Italia il 6-7% della popolazione generale è affetta da diabete (circa 4 milioni) e i dati dell'Osservatorio epidemiologico cardiovascolare Iss-Anmco (Istituto superiore di sanità-Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri)/Health Examination Survey, rivelano che il 38% degli italiani di entrambi i sessi presenta valori di colesterolo elevato, oltre la soglia dei 240 mg/dl: anche in questo caso, il dato è aumentato negli ultimi dieci anni, visto che nel 2002 era un problema solo del 24% della popolazione! Se il colesterolo elevato danneggia le arterie coronarie favorendo la comparsa di infarto e morte improvvisa, anche i chili di troppo, sin da ragazzini, compromettono il cuore da un punto di vista strutturale e funzionale, causando la sindrome del 'cuore stanco'.
Gli studi condotti a livello internazionale evidenziano come i vegetariani di tutte le età siano più magri, presentino più bassi livelli di colesterolo plasmatico e un rischio ridotto di diabete e malattie cardiovascolari rispetto ai non-vegetariani (ricordiamo che con il termine "vegetariano" si intendono tutte le varianti, da quella latto-ovo-vegetariana a quella vegana).
In particolare, i bambini e gli adolescenti vegetariani presentano più basse assunzioni di colesterolo, grassi saturi e grassi totali, e più elevati introiti di frutta, verdura e fibre rispetto ai non-vegetariani.
In questo disastroso scenario internazionale, le diete vegetariane rappresentano pertanto un modello a cui tendere già a partire dall'età pediatrica, in quanto possono offrire alcuni importanti vantaggi nutrizionali e possono favorire lo sviluppo di sani schemi alimentari, validi per tutta la durata della vita e utili a contrastare l'epidemia di malattie croniche che sempre più flagella i cittadini dei paesi ricchi di tutte le età.
Reference:
[1] May AL, Kuklina EV, Yoon PW. Prevalence of cardiovascular disease risk factors among US adolescents, 1999-2008. Pediatrics.
2012;129:1035-1041.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22614778
Comunicazione a cura di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana
http://www.scienzavegetariana.it - info@scienzavegetariana.it
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