Terapia verde: scheda approfondimento
A domanda la scienza risponde
di Daniele Fanelli
Come arricchire una dieta vegetariana per renderla perfetta?
È dimostrato che consumando quotidianamente sufficienti porzioni di una varietà di frutti, legumi, cereali e verdure è possibile ottenere tutti gli elementi, le proteine e le vitamine che ci occorrono, tranne due: la vitamina D (foto sotto), che in parte sintetizziamo da soli esponendoci al sole, e la vitamina B12, presente in carne, uova e latticini. Se si evitano del tutto i prodotti animali, quindi, è necessario assumerle con integratori alimentari. Per pianificare la dieta in modo corretto, è opportuno consultare testi specializzati o esperti della materia. In Italia esistono diverse società dedicate, fra cui la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
Gli esseri umani sono onnivori?
È idea diffusa che l'uomo si sia evoluto come cacciatore, e che sia dunque fisiologicamente un onnivoro per il quale la carne è un alimento indispensabile. In effetti, gli scienziati tuttora discutono su quale tipo di dieta abbia caratterizzato le diverse fasi del nostro passato evolutivo. Ma nessuno sembra dubitare che i vegetali abbiano rappresentato una componente predominante della dieta umana, in quasi tutti gli ambienti e le epoche. E la miglior prova di questo sarebbero proprio i danni che l'attuale consumo di carne provoca alla nostra salute. Come ha fatto notare William C. Roberts, direttore dell''American Journal of Cardiology', a differenza nostra, "gli animali carnivori non si ammalano di arteriosclerosi, indipendentemente da quanto grasso animale mangino".
Ma il pesce non fa bene?
I dietologi da tempo consigliano di mangiare regolarmente del pesce, soprattutto perché ricco degli acidi grassi Omega-3, ritenuti benefici contro colesterolo e malattie cardiovascolari. Senza voler contraddire tali consigli, è doveroso far presente due fatti. Innanzitutto, il pesce è la principale causa di accumulo nel nostro corpo di inquinanti, quali le diossine e il metil-mercurio, che è un forte neurotossico. L'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, così come le statunitensi Food and Drug Administration e Environmental Protection Agency, ha studiato a fondo il problema. E un anno fa ha diffuso un comunicato (disponibile anche in italiano) che consiglia di limitare il consumo di pesce nelle donne in gravidanza a un massimo di due porzioni settimanali. Secondariamente, la più recente revisione sistematica pubblicata sul 'British Medical Journal', ha messo in discussione la bontà degli Omega 3, i cui effetti benefici non sarebbero dimostrati in modo conclusivo. In ogni caso, è possibile ottenere gli Omega 3 (a destra, in confetto) anche da alimenti vegetali.
La dieta vegetariana è appropriata anche per i bambini?
Diete estreme, come quella frugivora o quella crudista (esclusivo consumo di vegetali crudi), sembrano associate a problemi di sviluppo. Sono quindi assolutamente da sconsigliare. Diete ben bilanciate latto-ovo vegetariane o anche vegane sono, invece, persino raccomandate. Ad esempio, la posizione ufficiale dell'American Dietetic Association e Dietitians of Canada afferma che: "Diete vegetariane durante l'infanzia e l'adolescenza possono aiutare a stabilire abitudini sane di nutrizione per tutta la vita e offrono alcuni vantaggi nutritivi importanti".
E per le donne in gravidanza?
Anche in gravidanza una dieta vegetariana (se completa e ricca di vitamine B12 e D necessarie allo sviluppo scheletrico e cerebrale) non presenta problemi. Anzi, potrebbe avere dei vantaggi. Secondo alcuni studi, infatti, le allergie alimentari sarebbero trasmesse dalla madre durante lo sviluppo embrionale. Potrebbe essere vantaggioso, quindi, astenersi dai cibi allergenici quali latte carne e pesce. Inoltre, sembra che il latte delle donne vegetariane risulti più libero da inquinanti di origine ambientale.
Tratto da: L'Espresso del 25 maggio 2006
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Terapia%20verde/1296131
Articolo di riferimento:
Terapia verde, elisir di lunga vita
Scheda di approfondimento:
Terapia verde: carne sotto accusa
di Daniele Fanelli
Come arricchire una dieta vegetariana per renderla perfetta?
È dimostrato che consumando quotidianamente sufficienti porzioni di una varietà di frutti, legumi, cereali e verdure è possibile ottenere tutti gli elementi, le proteine e le vitamine che ci occorrono, tranne due: la vitamina D (foto sotto), che in parte sintetizziamo da soli esponendoci al sole, e la vitamina B12, presente in carne, uova e latticini. Se si evitano del tutto i prodotti animali, quindi, è necessario assumerle con integratori alimentari. Per pianificare la dieta in modo corretto, è opportuno consultare testi specializzati o esperti della materia. In Italia esistono diverse società dedicate, fra cui la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
Gli esseri umani sono onnivori?
È idea diffusa che l'uomo si sia evoluto come cacciatore, e che sia dunque fisiologicamente un onnivoro per il quale la carne è un alimento indispensabile. In effetti, gli scienziati tuttora discutono su quale tipo di dieta abbia caratterizzato le diverse fasi del nostro passato evolutivo. Ma nessuno sembra dubitare che i vegetali abbiano rappresentato una componente predominante della dieta umana, in quasi tutti gli ambienti e le epoche. E la miglior prova di questo sarebbero proprio i danni che l'attuale consumo di carne provoca alla nostra salute. Come ha fatto notare William C. Roberts, direttore dell''American Journal of Cardiology', a differenza nostra, "gli animali carnivori non si ammalano di arteriosclerosi, indipendentemente da quanto grasso animale mangino".
Ma il pesce non fa bene?
I dietologi da tempo consigliano di mangiare regolarmente del pesce, soprattutto perché ricco degli acidi grassi Omega-3, ritenuti benefici contro colesterolo e malattie cardiovascolari. Senza voler contraddire tali consigli, è doveroso far presente due fatti. Innanzitutto, il pesce è la principale causa di accumulo nel nostro corpo di inquinanti, quali le diossine e il metil-mercurio, che è un forte neurotossico. L'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, così come le statunitensi Food and Drug Administration e Environmental Protection Agency, ha studiato a fondo il problema. E un anno fa ha diffuso un comunicato (disponibile anche in italiano) che consiglia di limitare il consumo di pesce nelle donne in gravidanza a un massimo di due porzioni settimanali. Secondariamente, la più recente revisione sistematica pubblicata sul 'British Medical Journal', ha messo in discussione la bontà degli Omega 3, i cui effetti benefici non sarebbero dimostrati in modo conclusivo. In ogni caso, è possibile ottenere gli Omega 3 (a destra, in confetto) anche da alimenti vegetali.
La dieta vegetariana è appropriata anche per i bambini?
Diete estreme, come quella frugivora o quella crudista (esclusivo consumo di vegetali crudi), sembrano associate a problemi di sviluppo. Sono quindi assolutamente da sconsigliare. Diete ben bilanciate latto-ovo vegetariane o anche vegane sono, invece, persino raccomandate. Ad esempio, la posizione ufficiale dell'American Dietetic Association e Dietitians of Canada afferma che: "Diete vegetariane durante l'infanzia e l'adolescenza possono aiutare a stabilire abitudini sane di nutrizione per tutta la vita e offrono alcuni vantaggi nutritivi importanti".
E per le donne in gravidanza?
Anche in gravidanza una dieta vegetariana (se completa e ricca di vitamine B12 e D necessarie allo sviluppo scheletrico e cerebrale) non presenta problemi. Anzi, potrebbe avere dei vantaggi. Secondo alcuni studi, infatti, le allergie alimentari sarebbero trasmesse dalla madre durante lo sviluppo embrionale. Potrebbe essere vantaggioso, quindi, astenersi dai cibi allergenici quali latte carne e pesce. Inoltre, sembra che il latte delle donne vegetariane risulti più libero da inquinanti di origine ambientale.
Tratto da: L'Espresso del 25 maggio 2006
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Terapia%20verde/1296131
Articolo di riferimento:
Terapia verde, elisir di lunga vita
Scheda di approfondimento:
Terapia verde: carne sotto accusa
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