Alimentazione consapevole
Il monaco zen Thich Nhat Hanh sostiene che “I nostri acquisti alimentari possono contribuire ad aggravare i cambiamenti climatici oppure a fermarli.”
“Mangiare è un'opportunità di nutrire il corpo sapendo che nello stesso tempo non stiamo distruggendo la Terra.”
“Il nostro modo di mangiare e di produrre cibo può essere davvero violento nei confronti delle altre specie, del nostro corpo e della Terra; oppure può contribuire a mettere in moto un processo di guarigione più ampio. Sta a noi scegliere.”
“Oggi il pianeta soffre profondamente per il modo di alimentarsi di molti.
Intere foreste vengono rase al suolo per coltivare cereali con cui nutrire il bestiame da macello; il modo in cui questo viene allevato inquina l'acqua e l'aria.
Ad ogni pasto, dunque, facciamo scelte che contribuiscono ad aiutare o a danneggiare il Pianeta.”
“Il nostro benessere e quello della Terra sono interconnessi.”
“Prendiamo consapevolezza di che cosa consumare o non consumare per preservare la salute del corpo, della mente e della Terra, e per non essere causa di sofferenza per noi stessi e per gli altri.”
“Il consumo consapevole è la via d'uscita dalle difficoltà, non solo dalle nostre personali ma anche da quelle di tutti: guerra, povertà e cambiamenti climatici.”
Ancora una volta, ci sarà chi penserà che si tratta di un pensiero semplicistico e futile, assolutamente inadeguato per risolvere i dilemmi e i problemi che affliggono il mondo. Ma i dilemmi e i problemi che affliggono il mondo non piovono dal cielo, sono conseguenza delle scelte degli uomini.
Allora, proviamo a immaginarci la potenza di milioni di singoli individui che attuano, insieme, scelte di consumo consapevole, che ragionano su cosa fare o non fare, come vivere e cosa evitare, cosa comprare e cosa no, cosa mangiare e cosa eliminare, che si fanno insomma "attori" della loro consapveolezza; e che compiono tutte queste scelte con gioia profonda, condivisione, misura, senso critico, lucidità e senso di responsabilità.
Possono essere il motore di una rivoluzione pacifica senza precedenti, che nessuno riuscirebbe a fermare, di cui nessuno riuscirebbe ad attutire l'impatto.
Estratto dall'articolo di Claudia Benatti, pubblicato sulla rivista aam Terra Nuova - numero 312 - Gennaio 2016
“Mangiare è un'opportunità di nutrire il corpo sapendo che nello stesso tempo non stiamo distruggendo la Terra.”
“Il nostro modo di mangiare e di produrre cibo può essere davvero violento nei confronti delle altre specie, del nostro corpo e della Terra; oppure può contribuire a mettere in moto un processo di guarigione più ampio. Sta a noi scegliere.”
“Oggi il pianeta soffre profondamente per il modo di alimentarsi di molti.
Intere foreste vengono rase al suolo per coltivare cereali con cui nutrire il bestiame da macello; il modo in cui questo viene allevato inquina l'acqua e l'aria.
Ad ogni pasto, dunque, facciamo scelte che contribuiscono ad aiutare o a danneggiare il Pianeta.”
“Il nostro benessere e quello della Terra sono interconnessi.”
“Prendiamo consapevolezza di che cosa consumare o non consumare per preservare la salute del corpo, della mente e della Terra, e per non essere causa di sofferenza per noi stessi e per gli altri.”
“Il consumo consapevole è la via d'uscita dalle difficoltà, non solo dalle nostre personali ma anche da quelle di tutti: guerra, povertà e cambiamenti climatici.”
Ancora una volta, ci sarà chi penserà che si tratta di un pensiero semplicistico e futile, assolutamente inadeguato per risolvere i dilemmi e i problemi che affliggono il mondo. Ma i dilemmi e i problemi che affliggono il mondo non piovono dal cielo, sono conseguenza delle scelte degli uomini.
Allora, proviamo a immaginarci la potenza di milioni di singoli individui che attuano, insieme, scelte di consumo consapevole, che ragionano su cosa fare o non fare, come vivere e cosa evitare, cosa comprare e cosa no, cosa mangiare e cosa eliminare, che si fanno insomma "attori" della loro consapveolezza; e che compiono tutte queste scelte con gioia profonda, condivisione, misura, senso critico, lucidità e senso di responsabilità.
Possono essere il motore di una rivoluzione pacifica senza precedenti, che nessuno riuscirebbe a fermare, di cui nessuno riuscirebbe ad attutire l'impatto.
Estratto dall'articolo di Claudia Benatti, pubblicato sulla rivista aam Terra Nuova - numero 312 - Gennaio 2016
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