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Inseminazione artificiale e raccolta dello sperma


Estratti dal sito www.veterinari.it


INSEMINAZIONE ARTIFICIALE

Ci sono due metodi d'inseminazione che sono praticati nei bovini: metodo vaginale ed il metodo rettale.

Il primo, il più vecchio, si basa sull'uso di uno speculum vaginale in metallo o in plastica e sulla localizzazione della cervice con l'ausilio di una sorgente luminosa. Questo metodo presenta l'inconveniente di dover sterilizzare lo speculum dopo ciascun intervento e questo prolunga la durata dell'intervento. E' praticamente abbandonato in quasi tutti paesi.
Nel secondo metodo, lo strumentario è composto essenzialmente di un catetere del diametro 5-6 mm, della lunghezza di 40-45 cm e di una siringa.
Al giorno d'oggi i cateteri sono fatti in plastica, perché hanno il vantaggio d'essere infrangibili e di basso costo, il che permette la loro eliminazione dopo l'uso.

TECNICA DELL'INTERVENTO NEL METODO RETTALE:
La femmina da inseminare è tenuta dolcemente per la testa; la coda è ripiegata sulla colonna vertebrale in modo da lasciare libero l'orifizio vulvare.
L'inseminatore usa un guanto di gomma e dopo averlo lubrificato introduce la mano nel retto prendendo abituali precauzioni che si richiedono per un'esplorazione rettale.
Se non si è costatata alcuna anomalia, e non sussiste uno stato di gravidanza si può procedere all'inseminazione propriamente detta.
Il catetere, che ere stato precedentemente preparato, è introdotto nell'orifizio vulvare ed in vagina avendo cura di seguire la volta di questa per evitare l'orifizio uretrale.
L'operatore fissa con la mano, attraverso la parete rettale, la parte posteriore della cervice, facilmente reperibile grazie alla sua consistenza, in modo da facilitare l'introduzione della cannula nel canale cervicale.
La deposizione del seme può essere fatta a diversi livelli: nella parte posteriore o anteriore della cervice oppure a livello del corpo o del corno uterino.
I vantaggi del metodo rettale sono i seguenti: rapidità d'esecuzione, possibilità di procedere all'esame degli organi genitali, migliori garanzie dal punto di vista igienico.



RACCOLTA SPERMA

La raccolta dello sperma è la prima operazione che deve essere eseguita nella tecnica della fecondazione artificiale. Il metodo più usato, in tutte le specie animali, è quello della vagina artificiale, però nel toro ce ne sono altri due, il massaggio delle vescicole seminali e l'eletroeiaculazione.


VAGINA ARTIFICIALE

Il principio della vagina artificiale consiste nel riunire in un apparecchio semplice e pratico tutte le condizioni naturali presentate dalle vie genitali femminili al momento del coito e nel raccogliere rapidamente tutto l'eiaculato senza contaminarlo.

Lo schema generale corrisponde alla seguente descrizione:
un cilindro esterno metallico o più frequentemente di gomma dura e spessa (isolante termico) o di plastica, provvista di un foro portante un tappo o un rubinetto (A), un cilindro di gomma sottile e soffice (B), camicia, introdotto nel primo, ripiegato alle due estremità e mantenuto attorno a queste con elastici o con delle cordicelle.

La cavità chiusa, delimitata dai due cilindri, forma una camera circolare in comunicazione con l'esterno per mezzo del foro del cilindro esterno.
Una delle estremità rimane aperta, mentre sull'altra è posto un cono di gomma (C) all'estremità del quale è adattato un tubo collettore (raccoglitore) graduato di vetro (D), nel quale si accumulerà lo sperma. Il cono di gomma è talvolta provvisto di un forellino (O) che permette la fuoriuscita dell'aria onde evitare gli eccessi di pressione a questo livello.

Al momento dell'uso, la camera circolare è riempita d'acqua, a 41-42°C, in quantità sufficiente per creare una pressione che ricorda quella della vagina. Capita che alcuni tori, correntemente adoperati, richiedano una temperatura più elevata. L'estremità che serve per l'introduzione del pene è lubrificata con vaselina, in modo da facilitare la penetrazione dell'organo, però si deve stare molto attenti perché ogni eccesso di lubrificante potrebbe accumularsi nel raccoglitore e contaminare lo sperma.

La vagina artificiale presenta i seguenti vantaggi: ottenimento di tutto eiaculato, misurazione esatta dello stesso, vitalità dello sperma migliore che con gli altri metodi, assenza di tutte le secrezioni esterne.

La maggior parte dei maschi si adatta rapidamente a questa vagina, ma nonostante tutto ce ne sono alcuni che si rifiutano di accettarla e in questi casi il maschio sarà posto a riposo sessuale, per qualche tempo, e poi rieducato alla monta artificiale; le modificazioni delle condizioni della raccolta (nuova vacca, altro posto di monta) possono raggiungere il risultato.

L'apparecchio deve essere adatto, accuratamente pulito, sterilizzato e mantenuto sterile fino al momento dell'uso, perché è necessario ottenere un seme il meno inquinati possibile. Una vagina individuale sarà riservata alla raccolta per ogni animale.

Nel toro, la lunghezza della vagina artificiale può variare dai 26 cm per quelli giovani, ai 30-40 cm per gli adulti, in modo che il pene possa penetrare del tutto e che l'eiaculazione possa avvenire nel cono del raccoglitore. Per il toro è molto importante la temperatura interna della vagina artificiale, che al momento della raccolta deve avvicinarsi ai 40-42 °C. Ci si può accertare inserendo nella vagina un termometro, anche se però alcuni modelli sono provvisti di un termometro incorporato.
La raccolta deve avvenire sempre nel medesimo posto, in modo che il toro ci si abitui.

Si usa una vacca in calore, una ninfomane, oppure un toro od un bue mantenuto in un travaglio di legno o, meglio, di metallo. Si può anche ricorrere all'uso di una femmina finta (manichino).
Cassou ha costruito un tipo di manichino mobile, in modo che la monta artificiale si avvicini al massimo alle condizioni della monta naturale.
Il tecnico incaricato della raccolta si mantiene alla destra del toro e tiene la vagina artificiale con la mano destra; al momento dell'impennata dirige la vagina all'indietro verso la punta del pene, l'apertura è diretta verso il pene con un angolo di 45°, mentre con la mano sinistra, posta sul prepuzio, dirige il pene verso l'apertura della vagina. Bisogna evitare di toccare direttamente il pene per non inibire l'erezione e di conseguenza correre il rischio che il toro si rifiuti al servizio.
Quando il pene arriva a contatto della vagina avviene l'eiaculazione e una volta terminata questa l'operatore allontana la vagina artificiale e lo sperma si versa nel raccoglitore. Se ne determina immediatamente il volume.

E' essenziale durante le diverse manipolazioni imposte dalla raccolta non dare una direzione difettosa al pene, ma imporgli una certa curvatura.
La frequenza dell'utilizzazione di un toro dipende da diversi fattori; specialmente dall'età, dallo stato generale dell'animale, dai bisogni del seme. E' molto frequente, nei Centri di F.A., di procedere alla raccolta di un eiaculato per toro ogni otto giorni. I vari eiaculati possono essere di qualità diversa e quindi è indicato esaminare ciascuno di essi.
Per assicurare una buona eccitazione sessuale al toro è consigliabile la pratica preliminare di uno o due salti interrotti.


ELETTROEIACULAZIONE

Non è raro che dei tori, in seguito a lesioni articolari, all'età avanzata o semplicemente al rifiuto della vagina artificiale, non possano più fornire dello sperma con il metodo abituale ed allora la raccolta con l'elettroeiaculazione è pienamente giustificata.

Il toro viene posto in un apparecchio di contenzione, la testa legata e il petto leggermente sostenuto con una cinghia, in modo da evitare al massimo gli spostamenti laterali. Il prepuzio deve essere convenientemente pulito e i peli che circondano l'apertura tagliati. Due o tre litri d'acqua salata (3-5 % NaCl) vengono introdotti nel retto in modo da provocare il rigetto delle feci ed assicurare la miglior conducibilità elettrica.

L'elettrodo bipolare, unto con vaselina, viene introdotto nel retto e si lasciano passare cinque minuti, per consentire all'animale di abituarsi allo stesso.

In un periodo preparatorio l'operatore fa passare una serie di stimolazioni di circa 100 mA, ogni due-tre secondi, e questa eccitazione viene ripetuta una ventina di volte ed aumentata progressivamente e leggermente secondo le reazioni dell'animale. Dopo 15-30 eccitazioni in media, le secrezioni accessorie incominciano ad uscire e sono raccolte separatamente; l'eccitazione viene allora portata a 800-1500 mA (5-6 V) e la durata del passaggio della corrente mantenuta per 5-6 secondi.

L'eiaculazione avviene a ciascuna eccitazione e lo sperma viene raccolto sia allo stato puro, sia in un diluitore caldo (citrato di sodio, tuorlo d'uovo). La durata totale dell'operazione varia da 5 a 10 minuti e la quantità dello sperma raccolta è di 10-30 cm³.

Terminata l'operazione l'elettrodo viene lavato con acqua corrente calda, 55°C, ed asciugato.
Il toro si abitua generalmente a questo metodo e ciò senza effetto sfavorevole.
Durante il passaggio della corrente, l'animale si irrigidisce, solleva il dorso e porta gli arti posteriori all'indietro; alcuni soggetti danno l'impressione di provare una certa sofferenza, altri no.
I campioni raccolti sono di volume più abbondanti, ma di minor concentrazione dei campioni raccolti con il metodo della vagina artificiale, ma quello non interferisce sulla fecondità dello sperma.
 




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