Alimentazione vegan-crudista
Gli alimenti cotti e denaturati sono meno digeribili del cibo crudo. Un crudista mangia prevalentemente frutta, verdura, noci e semi
Perchè essere crudisti?
L’uomo ha cotto il suo cibo per migliaia di anni. Tuttavia, l’uomo è sulla Terra da molto più tempo, ed è biologicamente e fisiologicamente “programmato” per mangiare senza l’uso del fuoco, come tutti gli altri animali. Contravvenire alle regole comporta delle conseguenze facilmente osservabili: nessun altro animale sul pianeta cuoce il proprio cibo, e nessun altro animale eccetto gli esseri umani (e gli animali che abbiamo addomesticato) soffre di tanti problemi e malattie come noi.
Il calore modifica la struttura molecolare del cibo, rendendo i nutrienti meno utilizzabili. Gli alimenti cotti e denaturati, specialmente quelli industriali, sono meno digeribili del cibo crudo. Tutto quello che consumiamo e che non può essere digerito o immagazzinato, deve essere eliminato come materiale di rifiuto. Assumere costantemente alimenti denaturati produce talmente tante scorie che gli organi di eliminazione non riescono a compiere il loro lavoro adeguatamente, col risultato che questi prodotti di rifiuto devono essere immagazzinati da qualche parte. Questo processo di accumulazione provoca un generale stato di intossicazione dell’organismo, e conseguentemente genera la malattia. Il giusto cibo non denaturato ci fornisce tutti i nutrienti necessari, come accade per tutte le altre specie viventi.
Cosa mangia un crudista?
Un crudista mangia prevalentemente frutta, verdura, noci e semi. Una dieta bilanciata potrebbe essere costituita dal 75-80% di frutta, 10-20% di verdure (molto importanti sono quelle a foglia verde), ed un 5% di noci e semi. Molte persone che passano da una dieta standard ad una crudista, inizialmente attraversano un periodo di transizione, mangiando molta frutta secca o esagerando con i condimenti nelle loro insalate, per sentire un pò meno la mancanza di ciò che mangiavano in precedenza. Si tratta di un buon modo di cambiare gradualmente la propria alimentazione, sperimentando numerose ricette con alimenti più sani, ed evitando il rischio di ricadute.
Inizialmente è normale mangiare molto, perchè si sente la mancanza di quel senso di “pienezza” e “soddisfazione” che il cibo cotto ci dava. Col tempo anche questo bisogno tenderà a scomparire.
Spesso tendiamo a mangiare troppo perchè il nostro corpo non assimila le sostanze nutritive nell’intestino. Se i villi intestinali, attraverso i quali riusciamo ad assorbire le sostanze, sono occlusi dai prodotti di scarto degli alimenti che non siamo in grado di utilizzare, il nostro organismo non verrà adeguatamente nutrito, e ci manderà continuamente dei segnali per avvertirci di mangiare ancora, nel disperato tentativo di ricevere i nutrienti di cui necessita. Quindi, in definitiva, saremo malnutriti anche se mangiamo troppo. Una dieta basata sugli alimenti che siamo geneticamente programmati per mangiare permetterà di nutrirci adeguatamente, gradualmente ripulirà e “sturerà” i villi intestinali, così che il corpo inizierà ad assorbire le sostanze nutritive. Automaticamente, l’organismo richiederà meno cibo. Molte volte non si mangia per fame, si mangia per noia, o perchè si è dipendenti da certi alimenti che rappresentano la nostra “droga”. La vera fame rappresenta una richiesta di nutrienti da parte dell’organismo, e ci dovrebbe spingere a mangiare cibo ricco di sostanze nutritive, biologicamente appropriato, e preferibilmente di un solo tipo alla volta, poichè ciascun alimento richiede un ambiente chimico differente per la propria digestione.
Perché cereali, carne o latticini non sono cibi ideali?
“Biologicamente appropriato” è il cibo per il quale siamo fisiologicamente adatti. Gli esseri umani sono frugivori, ovvero una specie “mangiatrice di frutta”. I granivori mangiano principarmente semi e cereali, gli insettivori si nutrono di insetti, e così via. Se paragoniamo l’anatomia umana a quella delle altre specie, possiamo rilevare che siamo differenti dai granivori, carnivori, insettivori, erbivori ed anche dagli onnivori (come i maiali e gli orsi). Tuttavia, possiamo notare la nostra notevole somiglianza con i nostri cugini primati, che sono classificati come frugivori.
Nonostante molti “esperti” di nutrizione ancora ci classifichino comunemente come onnivori, la grande differenza tra gli esseri umani ed i veri onnivori, e la nostra preponderante similarità con i frugivori, non lascia alcun dubbio sul fatto che gli umani siano una specie frugivora. Da queste osservazioni si possono trarre conclusioni logiche che ci permettono di determinare quale sia il nostro cibo naturale.
Da dove i crudisti assumono le proteine, il calcio, ecc.?
La prima domanda che viene generalmente posta a chi non assume cibi di provenienza animale riguarda l’approvvigionamento delle proteine. Molti studi scientifici, tuttavia, dimostrano che il nostro fabbisogno di proteine non è poi molto elevato. Generalmente tendiamo ad avere il problema opposto, ovvero a consumare molte più proteine del necessario.
A questo proposito, è interessante osservare il contenuto di proteine presenti nel latte materno. E’ ovvio pensare che un bambino durante i primi anni di vita, ovvero durante un periodo di intensa crescita e sviluppo, abbia un fabbisogno elevato di proteine, più di qualunque altro periodo della sua vita. Di conseguenza la richiesta di proteine dovrebbe essere la più elevata durante il periodo della crescita. Il latte materno contiene tuttavia un quantitativo molto piccolo di proteine (1-4% a seconda dell’età del bambino) approssimativamente la stessa percentuale contenuta nella frutta (1-6%).
Ci preoccupiamo continuamente di assumere abbastanza proteine, calcio, omega 3, vitamine etc., ma ciò che dovremmo semplicemente fare è scoprire qual è il cibo naturalmente più adatto a noi e nutrirci di quello. Nessun altro animale del pianeta si affligge per sapere se ha assunto abbastanza nutrienti con la sua dieta, semplicemente mangia ciò che è naturalmente predisposto a mangiare, e noi dovremmo semplicemente fare la stessa cosa. La natura ci dona il cibo per cui siamo fatti senza bisogno di modifiche, così come siamo fatti per bere acqua invece di coca-cola, e respirare ossigeno anzichè monossido di carbonio.
Il timore di avere carenze nutrizionali molto spesso deriva dal bombardamento pubblicitario indotto dalle industrie alimentare e farmaceutica, che reclamizzano la fondamentale importanza della carne, del latte, della pasta, degli integratori etc, rendendoci insicuri e confusi riguardo la nostra alimentazione. Possiamo difenderci da questo condizionamento psicologico attraverso un pensiero razionale e sensibile, basato sulla logica e la realtà dei fatti.
Perché la cottura dei cibi è dannosa?
La cottura altera radicalmente la struttura chimica del cibo. Le proteine vengono denaturate, i grassi subiscono ossidazione, e si sviluppano composti chimici potenzialmente dannosi, come radicali liberi ed idrocarburi tossici. Gli enzimi presenti vengono distrutti, costringendo l’organismo ad utilizzare la propria riserva di enzimi per la digestione del cibo e per far fronte ad un elevato quantitativo di sostanze dannose da eliminare. Le vitamine vengono in gran parte disattivate, trasformandosi in sostanze chimiche non più utilizzabili, e non più benefiche. Radicali liberi, altamente reattivi, vengono invece prodotti, andando ad impoverire ulteriormente l’organismo. Questi sono solo alcuni dei problemi correlati alla cottura dei cibi.
Quando mangiamo cibo sottoposto a cottura, il nostro contingente di globuli bianchi aumenta considerevolmente, nel tentativo di contrattaccare le sostanze estranee che abbiamo introdotto. Se assumiamo un veleno od una droga, osserviamo lo stesso tipo di reazione difensiva. Tutto ciò non accade quando ci nutriamo con del cibo crudo e biologicamente appropriato.
Un pasto cotto non rappresenta ovviamente un avvelenamento mortale. Piuttosto, rappresenta un lento e graduale accumulo di tossine nel nostro organismo. E’ come se stessimo riempiendo un sacco di rifiuti: ad un certo punto, per quanto cerchiamo di comprimere la spazzatura nel sacchetto, avremo riempito ogni piccolo spazio disponibile, e cominceremo ad avere qualche problema. Allo stesso modo, i nostri problemi inizieranno quando il nostro corpo sarà saturo di tossine. I tessuti che sono costantemente a contatto con le sostanze tossiche si irritano, si infiammano, si ulcerano e infine induriscono. Le cellule muoiono più rapidamente, i tessuti degenerano e gli organi perdono la loro funzionalità.
Tutto ciò si traduce nelle tipiche malattie croniche che affliggono molte persone. Il fatto che gli esseri umani siano vissuti per millenni cuocendo i propri alimenti non significa che questa pratica non sia dannosa, piuttosto attesta la grande capacità del corpo umano di sopportare gli abusi, ci fa capire anche che ci sono diversi livelli di abuso del nostro organismo (nutrendoci al fast food riempiremo molto più velocemente il nostro sacco dei rifiuti di sostanze decisamente pericolose), e dimostra che probabilmente la nostra aspettativa di vita potrebbe essere molto più lunga se decidessimo di vivere in accordo con il nostro mandato biologico.
Quali sono le altre abitudini salutari che ci permettono di ottenere una buona salute?
Anche se la cattiva alimentazione può nuocere maggiormente alla nostra salute, ci sono altre abitudini dannose che ci allontanano dal benessere. L’attività fisica, ad esempio, aiuta e migliora molti processi vitali, come la circolazione linfatica, che elimina le sostanze di rifiuto. Il sonno è altrettanto importante, perchè mentre dormiamo l’organismo recupera le proprie energie, rigenera le cellule e gli organi con le sostanze nutritive, rimpiazza le cellule vecchie e si libera dei materiali di scarto.
Respirare aria pulita fa sì che il nostro sistema respiratorio e circolatorio non debbano lavorare troppo duramente per rimuovere le impurità. La luce del sole accresce e facilita l’assorbimento di nutrienti. Essere coinvolti in attività creative e soddisfacenti ci da un senso di appagamento ed accresce l’ autostima, il che migliora il nostro livello di energia. Tutti questi fattori, e molti altri, sono importanti nel determinare il nostro stato di salute.
Oltre a mangiare cibo alterato o industriale, fumare, bere bevande più o meno tossiche, dormire poco e non fare attività fisica, ci sono altri modi di minare la nostra salute. Ad esempio, sopprimere ogni sintomo con medicine, integratori ed anche prodotti erboristici. Un raffreddore, ad esempio, rappresenta una valvola di sfogo per l’organismo per poter eliminare le tossine accumulate ad un livello eccessivo. Imbottirsi di medicinali per sconfiggere il raffreddore fa si che le tossine non vengano eliminate, bensì trattenute all’interno in aggiunta alla tossicità del farmaco assunto. Soffocare costantemente gli sforzi eliminativi del corpo significa sovvertire la sua capacità di rimanere equilibrato ed in salute.
La saggezza del nostro organismo è molto più grande della nostra capacità di comprenderlo. Tra le abitudini salutari dovremmo includere pertanto l’attitudine all’ascolto, alla fiducia ed al rispetto nei confronti dell’innata intelligenza del nostro corpo.
Perchè si diventa crudisti?
Le ragioni possono essere molte, ma in genere tutte hanno a che fare col desiderio di essere in salute. E’ facile incontrare crudisti che hanno cambiato la loro dieta dopo essere stati seriamente malati. In genere si cerca un rimedio visitando dottori, naturopati, agopuntori e via dicendo, ma quando il problema ritorna, o quando ci si rende conto che la soppressione del sintomo non è la cura giusta, si comincia a dare uno sguardo alla dieta, per rimuovere la causa del problema piuttosto che la sua manifestazione. I sintomi rappresentano la nostra opportunità di sapere che qualcosa non va in noi, per poter agire al meglio prima di danneggiarci seriamente.
La consapevolezza che siamo dotati di un così grande potere nel determinare la qualità della nostra vita, semplicemente vivendo secondo la nostra vera natura, rappresenta una profonda motivazione nel divenire crudisti. Possiamo renderci direttamente responsabili della nostra salute, senza metterla nelle mani di terzi, medici o nutrizionisti. Nessuno può mangiare, dormire o fare ginnastica per noi, e queste sono le abitudini che determinano se saremo o non saremo malati. Migliorando il nostro stile di vita, possiamo scoprire la gioia ed il benessere che solamente un corpo internamente pulito ed in salute ci può dare.
Qual è l’aspetto più difficile da affrontare nel cambiare il proprio stile di vita?
Molte persone, attratte dai benefici che il crudismo regala, sono tentate di cambiare le proprie abitudini dall’oggi al domani, senza rendersi pienamente conto dei cambiamenti mentali, emotivi e di stile di vita che è necessario affrontare in una dieta cruda. Le vecchie abitudini sbagliate devono essere rimpiazzate con le nuove. Si tratta di un processo lento e che richiede molto impegno. Inoltre, ci sono molte informazioni nuove da imparare e altre vecchie da DIS-imparare. Gli amici ed i familiari inizieranno a preoccuparsi e a temere per la vostra salute, ed in generale è necessario avere una buona forza di volontà per seguire la propria natura in una cultura che incoraggia e supporta stili di vita distruttivi.
A volte vi sembrerà di essere gli unici al mondo ad avere cura della vostra salute. Inizialmente, avrete probabilmente a che fare con un processo di depurazione e di disintossicazione che potrebbe non essere piacevole: potreste accusare mal di testa, diarrea, nausea, debolezza, raffreddore, etc. E’ una fase necessaria per il benessere che arriverà in seguito, un piccolo conto da pagare, in un certo senso, per gli abusi commessi al nostro corpo, e per evitare di pagarne uno più salato in seguito.
Sono necessarie pazienza, fiducia e cooperazione in questo processo di rigenerazione e rivitalizzazione.
Tuttavia, la ricompensa vi ripagherà dello sforzo compiuto. I benefici che ne otterrete vanno al di là della vostra immaginazione. Nessuna malattia, vitalità, lucidità di pensiero, pelle luminosa, ringiovanimento, un fisico in ottima forma, niente cellulite, e molto altro!
Qual è il modo migliore di passare ad una dieta crudista?
Non c’è una formula valida per tutti per modificare il nostro stile di vita. C’è chi ha bisogno di tempo e di informarsi a lungo prima di fare il primo passo, e c’è chi decide di rivoluzionare la propria vita da un giorno all’altro.
Anche semplicemente mangiare frutta a colazione anzichè latte e biscotti rappresenta un enorme miglioramento per coloro che partono da abitudini particolarmente malsane. D’altro canto, coloro che già seguono una dieta complessivamente sana, sentiranno di voler fare cambiamenti più radicali.
Tuttavia un cambiamento troppo improvviso può portare a ricadere nel vecchio stile di vita, ed avere conseguenze psicologiche troppo stressanti. Piccoli cambiamenti graduali tendono ad essere più permanenti di radicali cambiamenti fatti all’improvviso.
Condividere l’esperienza con altre persone che stanno vivendo lo stesso cambiamento può essere molto utile!
Sara Cargnello - MissVanilla
www.crudismo.com/blog
Perchè essere crudisti?
L’uomo ha cotto il suo cibo per migliaia di anni. Tuttavia, l’uomo è sulla Terra da molto più tempo, ed è biologicamente e fisiologicamente “programmato” per mangiare senza l’uso del fuoco, come tutti gli altri animali. Contravvenire alle regole comporta delle conseguenze facilmente osservabili: nessun altro animale sul pianeta cuoce il proprio cibo, e nessun altro animale eccetto gli esseri umani (e gli animali che abbiamo addomesticato) soffre di tanti problemi e malattie come noi.
Il calore modifica la struttura molecolare del cibo, rendendo i nutrienti meno utilizzabili. Gli alimenti cotti e denaturati, specialmente quelli industriali, sono meno digeribili del cibo crudo. Tutto quello che consumiamo e che non può essere digerito o immagazzinato, deve essere eliminato come materiale di rifiuto. Assumere costantemente alimenti denaturati produce talmente tante scorie che gli organi di eliminazione non riescono a compiere il loro lavoro adeguatamente, col risultato che questi prodotti di rifiuto devono essere immagazzinati da qualche parte. Questo processo di accumulazione provoca un generale stato di intossicazione dell’organismo, e conseguentemente genera la malattia. Il giusto cibo non denaturato ci fornisce tutti i nutrienti necessari, come accade per tutte le altre specie viventi.
Cosa mangia un crudista?
Un crudista mangia prevalentemente frutta, verdura, noci e semi. Una dieta bilanciata potrebbe essere costituita dal 75-80% di frutta, 10-20% di verdure (molto importanti sono quelle a foglia verde), ed un 5% di noci e semi. Molte persone che passano da una dieta standard ad una crudista, inizialmente attraversano un periodo di transizione, mangiando molta frutta secca o esagerando con i condimenti nelle loro insalate, per sentire un pò meno la mancanza di ciò che mangiavano in precedenza. Si tratta di un buon modo di cambiare gradualmente la propria alimentazione, sperimentando numerose ricette con alimenti più sani, ed evitando il rischio di ricadute.
Inizialmente è normale mangiare molto, perchè si sente la mancanza di quel senso di “pienezza” e “soddisfazione” che il cibo cotto ci dava. Col tempo anche questo bisogno tenderà a scomparire.
Spesso tendiamo a mangiare troppo perchè il nostro corpo non assimila le sostanze nutritive nell’intestino. Se i villi intestinali, attraverso i quali riusciamo ad assorbire le sostanze, sono occlusi dai prodotti di scarto degli alimenti che non siamo in grado di utilizzare, il nostro organismo non verrà adeguatamente nutrito, e ci manderà continuamente dei segnali per avvertirci di mangiare ancora, nel disperato tentativo di ricevere i nutrienti di cui necessita. Quindi, in definitiva, saremo malnutriti anche se mangiamo troppo. Una dieta basata sugli alimenti che siamo geneticamente programmati per mangiare permetterà di nutrirci adeguatamente, gradualmente ripulirà e “sturerà” i villi intestinali, così che il corpo inizierà ad assorbire le sostanze nutritive. Automaticamente, l’organismo richiederà meno cibo. Molte volte non si mangia per fame, si mangia per noia, o perchè si è dipendenti da certi alimenti che rappresentano la nostra “droga”. La vera fame rappresenta una richiesta di nutrienti da parte dell’organismo, e ci dovrebbe spingere a mangiare cibo ricco di sostanze nutritive, biologicamente appropriato, e preferibilmente di un solo tipo alla volta, poichè ciascun alimento richiede un ambiente chimico differente per la propria digestione.
Perché cereali, carne o latticini non sono cibi ideali?
“Biologicamente appropriato” è il cibo per il quale siamo fisiologicamente adatti. Gli esseri umani sono frugivori, ovvero una specie “mangiatrice di frutta”. I granivori mangiano principarmente semi e cereali, gli insettivori si nutrono di insetti, e così via. Se paragoniamo l’anatomia umana a quella delle altre specie, possiamo rilevare che siamo differenti dai granivori, carnivori, insettivori, erbivori ed anche dagli onnivori (come i maiali e gli orsi). Tuttavia, possiamo notare la nostra notevole somiglianza con i nostri cugini primati, che sono classificati come frugivori.
Nonostante molti “esperti” di nutrizione ancora ci classifichino comunemente come onnivori, la grande differenza tra gli esseri umani ed i veri onnivori, e la nostra preponderante similarità con i frugivori, non lascia alcun dubbio sul fatto che gli umani siano una specie frugivora. Da queste osservazioni si possono trarre conclusioni logiche che ci permettono di determinare quale sia il nostro cibo naturale.
Da dove i crudisti assumono le proteine, il calcio, ecc.?
La prima domanda che viene generalmente posta a chi non assume cibi di provenienza animale riguarda l’approvvigionamento delle proteine. Molti studi scientifici, tuttavia, dimostrano che il nostro fabbisogno di proteine non è poi molto elevato. Generalmente tendiamo ad avere il problema opposto, ovvero a consumare molte più proteine del necessario.
A questo proposito, è interessante osservare il contenuto di proteine presenti nel latte materno. E’ ovvio pensare che un bambino durante i primi anni di vita, ovvero durante un periodo di intensa crescita e sviluppo, abbia un fabbisogno elevato di proteine, più di qualunque altro periodo della sua vita. Di conseguenza la richiesta di proteine dovrebbe essere la più elevata durante il periodo della crescita. Il latte materno contiene tuttavia un quantitativo molto piccolo di proteine (1-4% a seconda dell’età del bambino) approssimativamente la stessa percentuale contenuta nella frutta (1-6%).
Ci preoccupiamo continuamente di assumere abbastanza proteine, calcio, omega 3, vitamine etc., ma ciò che dovremmo semplicemente fare è scoprire qual è il cibo naturalmente più adatto a noi e nutrirci di quello. Nessun altro animale del pianeta si affligge per sapere se ha assunto abbastanza nutrienti con la sua dieta, semplicemente mangia ciò che è naturalmente predisposto a mangiare, e noi dovremmo semplicemente fare la stessa cosa. La natura ci dona il cibo per cui siamo fatti senza bisogno di modifiche, così come siamo fatti per bere acqua invece di coca-cola, e respirare ossigeno anzichè monossido di carbonio.
Il timore di avere carenze nutrizionali molto spesso deriva dal bombardamento pubblicitario indotto dalle industrie alimentare e farmaceutica, che reclamizzano la fondamentale importanza della carne, del latte, della pasta, degli integratori etc, rendendoci insicuri e confusi riguardo la nostra alimentazione. Possiamo difenderci da questo condizionamento psicologico attraverso un pensiero razionale e sensibile, basato sulla logica e la realtà dei fatti.
Perché la cottura dei cibi è dannosa?
La cottura altera radicalmente la struttura chimica del cibo. Le proteine vengono denaturate, i grassi subiscono ossidazione, e si sviluppano composti chimici potenzialmente dannosi, come radicali liberi ed idrocarburi tossici. Gli enzimi presenti vengono distrutti, costringendo l’organismo ad utilizzare la propria riserva di enzimi per la digestione del cibo e per far fronte ad un elevato quantitativo di sostanze dannose da eliminare. Le vitamine vengono in gran parte disattivate, trasformandosi in sostanze chimiche non più utilizzabili, e non più benefiche. Radicali liberi, altamente reattivi, vengono invece prodotti, andando ad impoverire ulteriormente l’organismo. Questi sono solo alcuni dei problemi correlati alla cottura dei cibi.
Quando mangiamo cibo sottoposto a cottura, il nostro contingente di globuli bianchi aumenta considerevolmente, nel tentativo di contrattaccare le sostanze estranee che abbiamo introdotto. Se assumiamo un veleno od una droga, osserviamo lo stesso tipo di reazione difensiva. Tutto ciò non accade quando ci nutriamo con del cibo crudo e biologicamente appropriato.
Un pasto cotto non rappresenta ovviamente un avvelenamento mortale. Piuttosto, rappresenta un lento e graduale accumulo di tossine nel nostro organismo. E’ come se stessimo riempiendo un sacco di rifiuti: ad un certo punto, per quanto cerchiamo di comprimere la spazzatura nel sacchetto, avremo riempito ogni piccolo spazio disponibile, e cominceremo ad avere qualche problema. Allo stesso modo, i nostri problemi inizieranno quando il nostro corpo sarà saturo di tossine. I tessuti che sono costantemente a contatto con le sostanze tossiche si irritano, si infiammano, si ulcerano e infine induriscono. Le cellule muoiono più rapidamente, i tessuti degenerano e gli organi perdono la loro funzionalità.
Tutto ciò si traduce nelle tipiche malattie croniche che affliggono molte persone. Il fatto che gli esseri umani siano vissuti per millenni cuocendo i propri alimenti non significa che questa pratica non sia dannosa, piuttosto attesta la grande capacità del corpo umano di sopportare gli abusi, ci fa capire anche che ci sono diversi livelli di abuso del nostro organismo (nutrendoci al fast food riempiremo molto più velocemente il nostro sacco dei rifiuti di sostanze decisamente pericolose), e dimostra che probabilmente la nostra aspettativa di vita potrebbe essere molto più lunga se decidessimo di vivere in accordo con il nostro mandato biologico.
Quali sono le altre abitudini salutari che ci permettono di ottenere una buona salute?
Anche se la cattiva alimentazione può nuocere maggiormente alla nostra salute, ci sono altre abitudini dannose che ci allontanano dal benessere. L’attività fisica, ad esempio, aiuta e migliora molti processi vitali, come la circolazione linfatica, che elimina le sostanze di rifiuto. Il sonno è altrettanto importante, perchè mentre dormiamo l’organismo recupera le proprie energie, rigenera le cellule e gli organi con le sostanze nutritive, rimpiazza le cellule vecchie e si libera dei materiali di scarto.
Respirare aria pulita fa sì che il nostro sistema respiratorio e circolatorio non debbano lavorare troppo duramente per rimuovere le impurità. La luce del sole accresce e facilita l’assorbimento di nutrienti. Essere coinvolti in attività creative e soddisfacenti ci da un senso di appagamento ed accresce l’ autostima, il che migliora il nostro livello di energia. Tutti questi fattori, e molti altri, sono importanti nel determinare il nostro stato di salute.
Oltre a mangiare cibo alterato o industriale, fumare, bere bevande più o meno tossiche, dormire poco e non fare attività fisica, ci sono altri modi di minare la nostra salute. Ad esempio, sopprimere ogni sintomo con medicine, integratori ed anche prodotti erboristici. Un raffreddore, ad esempio, rappresenta una valvola di sfogo per l’organismo per poter eliminare le tossine accumulate ad un livello eccessivo. Imbottirsi di medicinali per sconfiggere il raffreddore fa si che le tossine non vengano eliminate, bensì trattenute all’interno in aggiunta alla tossicità del farmaco assunto. Soffocare costantemente gli sforzi eliminativi del corpo significa sovvertire la sua capacità di rimanere equilibrato ed in salute.
La saggezza del nostro organismo è molto più grande della nostra capacità di comprenderlo. Tra le abitudini salutari dovremmo includere pertanto l’attitudine all’ascolto, alla fiducia ed al rispetto nei confronti dell’innata intelligenza del nostro corpo.
Perchè si diventa crudisti?
Le ragioni possono essere molte, ma in genere tutte hanno a che fare col desiderio di essere in salute. E’ facile incontrare crudisti che hanno cambiato la loro dieta dopo essere stati seriamente malati. In genere si cerca un rimedio visitando dottori, naturopati, agopuntori e via dicendo, ma quando il problema ritorna, o quando ci si rende conto che la soppressione del sintomo non è la cura giusta, si comincia a dare uno sguardo alla dieta, per rimuovere la causa del problema piuttosto che la sua manifestazione. I sintomi rappresentano la nostra opportunità di sapere che qualcosa non va in noi, per poter agire al meglio prima di danneggiarci seriamente.
La consapevolezza che siamo dotati di un così grande potere nel determinare la qualità della nostra vita, semplicemente vivendo secondo la nostra vera natura, rappresenta una profonda motivazione nel divenire crudisti. Possiamo renderci direttamente responsabili della nostra salute, senza metterla nelle mani di terzi, medici o nutrizionisti. Nessuno può mangiare, dormire o fare ginnastica per noi, e queste sono le abitudini che determinano se saremo o non saremo malati. Migliorando il nostro stile di vita, possiamo scoprire la gioia ed il benessere che solamente un corpo internamente pulito ed in salute ci può dare.
Qual è l’aspetto più difficile da affrontare nel cambiare il proprio stile di vita?
Molte persone, attratte dai benefici che il crudismo regala, sono tentate di cambiare le proprie abitudini dall’oggi al domani, senza rendersi pienamente conto dei cambiamenti mentali, emotivi e di stile di vita che è necessario affrontare in una dieta cruda. Le vecchie abitudini sbagliate devono essere rimpiazzate con le nuove. Si tratta di un processo lento e che richiede molto impegno. Inoltre, ci sono molte informazioni nuove da imparare e altre vecchie da DIS-imparare. Gli amici ed i familiari inizieranno a preoccuparsi e a temere per la vostra salute, ed in generale è necessario avere una buona forza di volontà per seguire la propria natura in una cultura che incoraggia e supporta stili di vita distruttivi.
A volte vi sembrerà di essere gli unici al mondo ad avere cura della vostra salute. Inizialmente, avrete probabilmente a che fare con un processo di depurazione e di disintossicazione che potrebbe non essere piacevole: potreste accusare mal di testa, diarrea, nausea, debolezza, raffreddore, etc. E’ una fase necessaria per il benessere che arriverà in seguito, un piccolo conto da pagare, in un certo senso, per gli abusi commessi al nostro corpo, e per evitare di pagarne uno più salato in seguito.
Sono necessarie pazienza, fiducia e cooperazione in questo processo di rigenerazione e rivitalizzazione.
Tuttavia, la ricompensa vi ripagherà dello sforzo compiuto. I benefici che ne otterrete vanno al di là della vostra immaginazione. Nessuna malattia, vitalità, lucidità di pensiero, pelle luminosa, ringiovanimento, un fisico in ottima forma, niente cellulite, e molto altro!
Qual è il modo migliore di passare ad una dieta crudista?
Non c’è una formula valida per tutti per modificare il nostro stile di vita. C’è chi ha bisogno di tempo e di informarsi a lungo prima di fare il primo passo, e c’è chi decide di rivoluzionare la propria vita da un giorno all’altro.
Anche semplicemente mangiare frutta a colazione anzichè latte e biscotti rappresenta un enorme miglioramento per coloro che partono da abitudini particolarmente malsane. D’altro canto, coloro che già seguono una dieta complessivamente sana, sentiranno di voler fare cambiamenti più radicali.
Tuttavia un cambiamento troppo improvviso può portare a ricadere nel vecchio stile di vita, ed avere conseguenze psicologiche troppo stressanti. Piccoli cambiamenti graduali tendono ad essere più permanenti di radicali cambiamenti fatti all’improvviso.
Condividere l’esperienza con altre persone che stanno vivendo lo stesso cambiamento può essere molto utile!
Sara Cargnello - MissVanilla
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