Grassi vegetali dannosi
Quali sono e da dove vengono i grassi vegetali che, grazie a una legge dell'Unione Europea, possono sostituire il burro di cacao nella cioccolata entro i limiti del 5%?
Ecco i principali. Se li trovate sull'etichetta, cambiate marca.
Burro di karité
Ricavato dai semi di Butyrospermum parkii, albero che cresce tra Senegal e Nilo meridionale. Assomiglia al burro di cacao ma è meno saporito. Si usa per produrre margarine, saponi, mangimi.
Burro di illipé
Estratto dai semi di Illipe latifolia e butyracea, pianta del Sud-est asiatico. Viene utilizzato per produrre candele e saponi.
Olio di palma
Si ricava dalla polpa dei frutti di palma da olio, contiene il 50% di acido palmitico (che può aumentare la colesterolemia). In Italia ne importiamo circa 300.000 tonnellate all'anno. Ormai è presente ovunque: Nutella, merendine, olii per friggere.
Burro di shorea
Ricavato dai semi di Shorea robusta e specie affini, grandi alberi in India, Malesia e Filippine. Molto impiegato nelle margarine.
Olio (o burro) di cocco
Si estrae dai semi di Garcinia indica, specie diffusa in India. Ha caratteri chimici ed organolettici simili al burro di karité e di illipé. In Europa è stato utilizzato a lungo nella preparazione di unguenti e pomate, come eccipiente.
Non ammessi dall'Unione Europea nella preparazione del cioccolato, ma presenti in altri cibi (cracker, merendine, biscotti, ecc.), sono inoltre:
Olio di dika
Estratto dai semi di Irvingia gabonensis, diffusa nell'Africa occidentale tropicale. Dal sapore simile al burro di cacao, è metabolicamente perverso: risulta costituito infatti al 90 per cento dai famigerati acidi laurico e miristico, killer delle coronarie.
Olio di palmisti
(Sono i semi della palma da olio). Simile all'olio di cocco. Ideale per lucido da scarpe e saponette.
Olio di babassu
Viene dai semi di una palma che cresce in Brasile. Acidi laurico e miristico: 60%.
Fonte: Airone n. 239 - Marzo 2001
Vedi anche: Occhio all'etichetta: i grassi vegetali
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